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Mobilità sostenibile, un progetto di "green street" in zona universitaria

E intanto, domenica 2 luglio, si svolgerà in città l'ottava edizione del Bike Pride

Un esperimento di "green street" nella zona universitaria di corso San Maurizio "a favore delle persone". È questo che propone il Comitato Bike Pride all'amministrazione comunale di Torino: un progetto, in via del tutto sperimentale, che migliori la qualità dello spazio pubblico, attraverso interventi semplici ed economici.

Un'idea che prende spunto dalle Islas spagnole, con pedonalizzazioni lampo e spazi condivisi, che definisce dei macro-isolati dove la velocità dei veicoli è ridotta a 10 km orari su un'unica corsia, gli stalli della sosta sono eliminati agli incroci, privilegiando così la mobilità ciclistica e pedonale. Un'area dove anche gli spazi interni cambino vocazione: ludica, gastronomica, commerciale...

E l'area di corso San Maurizio sarebbe particolarmente indicata per la sperimentazione di interventi di moderazione del traffico. L'intervento infatti, oltre ad aumentare la qualità urbana, fungerebbe da filtro per le aree pedonali di via Montebello e via Sant'Ottavio; ricucirebbe la cesura fra la zona centro e Vanchiglia, estendendo le aree pedonali della Mole e dell'Università, incentivando la camminabilità e la ciclabilità e permetterebbe un maggior respiro alle attività commerciali. 

"Accolgo volentieri questa idea di spazio condiviso - ha detto l'assessore alla Viabilità e da oggi anche alla Mobilità sostenibile, Maria Lapietra - ma per la sua realizzazione c'è bisogno della collaborazione di tutti. Ci vuole un cambio di mentalità e per questo occorroni educazione e rispetto di tutti verso tutti". 

Intanto domenica 2 luglio sì svolgerà l'ottava edizione del Bike Pride, la parata di biciclette che partirà dal Parco del Valentino alle 15.30 e si snoderà in città su un percorso "a balena" di 13 km. Ogni anno la manifestazione vede la partecipazione di 20-25mila ciclisti. 

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