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Green Barriera di Milano / Strada dell'Arrivore

Entro il 2025 il nuovo collettore mediano: acque più sicure per Torino e 80 comuni

Investimento per affrontare i cambiamenti climatici

Partiranno nei primi mesi del 2020 i lavori per il nuovo collettore mediano della Smat di Torino. Un impianto che consentirà di risanare quello già in funzione da 35 anni, che ormai necessita di un risanamento, e sarà utile per far fronte a eventuali criticità legate alle condizioni e al cambiamento del clima. In particolare servirà per lo smaltimento dei sovraccarichi idraulici causati dalle piogge abbondanti sempre più frequenti e per l'accumulo di una riserva d' acqua nei periodi di siccità.

Quattordici chilometri per un investimento di 146 milioni di euro di cui 120 per il cantiere che durerà circa quattro anni e mezzo: sono questi i numeri del collettore, un'opera preziosa per la città di Torino e per un'ottantina di comuni metropolitani che, come ha sottolineato la sindaca Chiara Appendino, "darà un contributo importante nell’affrontare le conseguenze dei cambiamenti climatici".

L'impianto, i cui lavori per mano delle ditte Ghella e Itinera che si sono aggiudicate il bando e che prenderanno il via con un pozzo di lancio in strada dell'Arrivore, sarà utile anche a ridurre gli inquinanti che poi si riversano nel fiume Po. Il collettore sarà posizionato a circa 40 metri sotto terra grazie allo scavo effettuato da una "talpa", avrà un diametro di circa quattro metri e dieci centimetri e partendo dalla zona sud di Torino, attraverserà tutta la città.
 

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