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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il Consiglio regionale boccia la dichiarazione di emergenza climatica e ambientale

M5S e Verdi: "Zero considerazione per il tema da parte della giunta"

Il Consiglio regionale del Piemonte boccia la mozione del giorno sulla "dichiarazione dello stato di emergenza climatica e ambientale" proposta da Marco Grimaldi di Liberi Uguali Verdi con la collaborazione dei Verdi piemontesi.

E lo fa nella giornata dedicata all'ambiente, in seguito alla manifestazione del 27 settembre in cui a Torino - come in altre centinaia di città del mondo - sono scesi in strada migliaia di giovani a protestare. In aula, per l'assemblea aperta, i ragazzi di Friday for Future, diverse associazioni ambientaliste come Pro Natura e Italia Nostra, gli Atenei, gli enti locali e le associazioni di categoria.

La vera minaccia

Portavoce degli studenti di Fridays for Future, Roberto Lanfranco che ha incitato i politici "a prendersi le proprie responsabilità, per tutelare le generazioni attuali e future", ricordando come " i cambiamenti climatici sono ormai diventati una minaccia per la nostra regione". E che "la temperatura massima media piemontese è aumentata di 2 gradi in soli 60 anni". Dopo la bocciatura della mozione e alcune dichiarazioni da parte degli esponenti di maggioranza, i ragazzi di Fridays for Future hanno abbandonato l'aula per protesta. 

No anche agli odg di centrosinistra e M5S

Respinti anche, due ordini del giorno del centrosinistra, con l'astensione della maggioranza e tre del M5S. I primi due con l’astensione della maggioranza e il voto favorevole dell’opposizione, mentre il terzo a prima firma Francesca Frediani "Cambiamenti climatici 'interrompere la Nltl, opera con un bilancio ambientale disastroso e investire sulle infrastrutture esistenti'", che faceva anche riferimento alla Tav, è stato respinto con i voti contrari sia della maggioranza, sia del Pd. A favore M5s e Luv.

Approvato invece, con i voti favorevoli della maggioranza, contrari del Pd e la partecipazione senza voto da parte del M5s,  l’Odg 89 di Riccardo Lanzo (Lega) “Azione a tutela dell’ambiente” che impegna la Giunta a chiedere lo stato di emergenza climatica globale e a intraprendere tutte le misure locali necessarie, oltre appoggiare quelle internazionali. Voto favorevole anche per gli Odg numero 93, primo firmatario Carlo Riva Vercellotti (Fi), “Interventi regionali per il miglioramento della qualità dell'aria" e 94, primo firmatario Alessandra Biletta (Fi), "La Regione adotti un piano di politiche ambientali".

La polemica

"Zero considerazione per l'emergenza climatica, per l'ambiente del Piemonte e per le richieste dei ragazzi di Friday for Future  sbotta il M5S regionale in una nota - . Oggi in Consiglio regionale è andato in scena un teatrino vergognoso da parte della Giunta Cirio e della maggioranza di centrodestra. Gli argomenti degli esperti sono stati derubricati come “catastrofisti” e la Regione non si è assunta nessun impegno concreto per contribuire alla lotta contro l'emergenza climatica. La maggioranza - si legge ancora - ha bocciato, senza addurre motivazioni, tutti gli ordini del giorno a 5 Stelle.  Oggi si è scritta una brutta pagina nella storia del Consiglio regionale del Piemonte".

"La maggioranza di governo del Piemonte - hanno anche commentato i Verdi del Piemonte - , guidata dal forzista Alberto Cirio, sostenuta anche dalla Lega e da Fratelli d'Italia hanno dimostrato, ancora una volta, di non essere attenti e sensibili ai temi ambientali e ai cambiamenti climatici.

La dichiarazione poteva essere una chiave per aprire la porta "all'economia green" e dunque, per rilanciare un'economia piemontese sempre più in affanno, per creare nuovi posti di lavoro e per dirottare la nostra regione verso l'utilizzo e la produzione di energie rinnovabili. Ma non ci perdiamo d'animo - dichiarano i due portavoce dei Verdi piemontesi, Tiziana Mossa e Alessandro Pizzi - : continueremo a portare proposte concrete per un Piemonte Verde in Consiglio".

"I ragazzi di Fridays for Future hanno lasciato l'aula - ha commentato Domenico Ravetti del PD - perché hanno sentito parole che negano la realtà drammatica dei fatti e hanno constatato da parte della politica una reazione troppo debole, non adeguata all’entità della sfida posta dall’emergenza ambientale e climatica. La terra ha dei limiti, limiti che abbiamo abbondantemente superato, per questo le giovani generazioni ci richiamano ad un atteggiamento radicale, e a un radicale cambiamento di stili ed abitudini. Per queste ragioni il gruppo del Pd non ha votato gli ordini del giorno presentati dalla maggioranza".

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