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Dopo tre anni di assenza, torna il Bike Pride: un'edizione dedicata alla valorizzazione dello spazio pubblico

Domenica 23 ottobre con partenza dal Valentino

Dopo tre anni di stop dovuti all'emergenza sanitaria, a Torino, il 23 ottobre, torna il Bike Pride per la sua XI edizione. Un'occasione per far festa, certamente,  ma soprattutto per il Fiab Torino Bike Pride di avanzare alcune richieste, in ambito di mobilità sostenibile, all'amministrazione Lo Russo.

'Valorizziamo lo spazio pubblico'

Il titolo dell'evento aperto a tutti, che prenderà il via domenica alle 15 dall'Imbarchino del Valentino, per snodarsi su 10 km sul territorio urbano - dalle zone più centriche a quelle più periferiche - è 'Viviamo la città. Spazio pubblico, mobilità attiva, benessere', proprio per " valorizzare lo spazio pubblico - spiega Elisa Gallo, presidente di Fiab Torino Bike Pride -  , ora strautilizzato dalle auto, e sensibilizzare la cittadinanza a viverlo con la bici. Ricordiamo anche che quando lo spazio pubblico è valorizzato, nei cittadini aumenta il senso di appartenenza alla propria città e quindi alla comunità". 

Bike pride Foglietta Gallo-2

Le proposte all'amministrazione

E sono tre le proposte che Fiab Torino Bike Pride fa all'amministrazione comunale, proposte già discusse in passato che però ora vorrebbero trovare concretezza. Innanzitutto l'obiettivo di far diventare Torino, in un futuro non troppo lontano, una città "a 30" come tante altre metropoli europee. "Ridurre la velocità porterà inevitabilmente a una riduzione dell'incidentalità - va avanti Gallo - e incentiverà le persone all'uso della bici e dei mezzi pubblici".

In secondo luogo incrementare le 'strade scolastiche', ossia le zone chiuse al traffico davanti alle scuole di ogni ordine e grado di Torino. "Siamo lieti che siano già state avviate molte sperimentazioni - prosegue Gallo -, ma vorremmo che la ogni scuola di Torino fosse sicura per bambini e genitori". E infine l'istituzione dei 'fine settimana di strade aperte', ossia di giornate dedicate alle persone sulla scia dell'esperienza delle domeniche senz'auto. Affinché lo spazio pubblico sia restituito alla gente, tramite la chiusura al traffico, l'organizzazione di iniziative sportive e culturali per creare luoghi d'incontro e valorizzare i quartieri.  

"Sulla città 'a 30' - risponde Chiara Foglietta, assessore comunale alla Transizione ecologica e alla Mobilità e trasporti - , sto lavorando con gli uffici per capire, laddove è possibile, di istituire altre zone a velocità ridotta. Qui ovviamente posizioneremo la cartellonistica idonea. A proposito delle strade scolastiche, un tema che mi sta a cuore e sul quale ho lavorato fin da subito, c'è l'intenzione di istituirne altre proprio per garantire il futuro e la sicurezza alle persone, in primo luogo a bambini e ragazzi. Purtroppo non possiamo garantire, all'uscita e all'ingresso a scuola, la presenza dei vigili ovunque ma stiamo pensando ad altre soluzioni in questo senso". Infine a proposito dei 'fine settimana di strade aperte', l'assessora si impegna a pensare a una sperimentazione in questo senso, su zone di terirtorio dedicate. 

Il Bike Pride

All'edizione del 2019, l'ultima prima della pandemia, i partecipanti furono circa 13mila. Ci si aspetta dunque una grande partecipazione da parte dei torinesi che se vorranno, per sostenere l'evento, potranno fare una donazione o rinnovare il proprio tesseramento a Fiab Torino Bike Pride per l'anno 2023. Domenica, al termine della pedalata, ci si ritroverà tutti all'Imbarchino per un momento di festa con il concerto del GT Trio. Inoltre, per chi non ha una bicicletta, gli operatori Bolt e Lime, metteranno a disposizione le ebike dei bike sharing a prezzo scontato. 

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