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L'Unione Industriale assegna 50 borse di studio: gli universitari devono "restituirle" facendo da tutor agli studenti delle scuole medie

L'iniziativa

Sono state assegnate ed erogate le 50 borse di studio messe in palio lo scorso autunno dall’Unione Industriale di Torino, in collaborazione con FINSAA, e destinate a giovani che, per l’anno accademico 2020/2021, intendessero proseguire il loro percorso di studio in Lauree Magistrali nelle discipline dell’area STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) presso gli Atenei torinesi.

I vincitori delle borse – dell’importo unitario di € 3.000, per un investimento complessivo di € 150.000 – prenderanno parte a un percorso di orientamento e
avvicinamento al tessuto produttivo locale, in collaborazione con UnImpiego, nell’intento di favorire la loro permanenza nell’area torinese.

Unione Industriale di Torino: 50 Borse di Studio STEM

Ai borsisti è chiesto di “restituire” parte del beneficio alla comunità locale: gli studenti universitari devono impegnarsi come tutor di matematica a vantaggio di ragazzi e ragazze di 7 scuole medie torinesi. In collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale è stato, quindi, organizzato un breve corso di pedagogia e didattica della matematica per gli studenti vincitori.

“Sono molto orgoglioso di questa iniziativa - ha commentato Giorgio Marsiaj, Presidente dell’Unione Industriale di Torino - che ho fortemente voluto come
primo atto del mio mandato. Si tratta di un progetto a cui tengo particolarmenteperché riguarda l’istruzione e il futuro dei giovani, che sono tra le categorie più colpite da questa crisi. Un secondo elemento fondamentale riguarda lo spirito di restituzione alla comunità che abbiamo voluto rendere centrale nel progetto. Sappiamo che per gli studenti si tratta di una responsabilità impegnativa, ma credo sia fondamentale ricordare sempre che quando si riceve qualcosa è giusto restituirla, mettendosi al servizio degli altri”.

Il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Fabrizio Manca ha sottolineato che “Il progetto si innesta nel solco della sinergica e ormai consolidata
collaborazione con l’Unione Industriale e restituisce la visione comune di una Scuola che agisce come Comunità educante e che per essa si adopera. Questo è il fulcro strategico, oggi più che mai. La Scuola del futuro inizia lì dove gli spazi educativi si fanno diffusi e si aprono a una molteplicità di attori che ne condividono obiettivi e finalità”.

L’intenzione dell’Unione Industriale e di FINSAA, promotori dell’iniziativa, è di consolidarla nel tempo. È stato da poco costituito un tavolo di lavoro insieme agli Atenei per definire parametri e criteri del bando per l’a.a. 2021-22.
 

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