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FORMAZIONE E LAVORO

Torino tra le città più tech d'Italia: quali sono i profili più richiesti e più retribuiti

La digitalizzazione è stata accelerata dalla pandemia

I professionisti dell’area tecnologica sono sempre più richiesti e Torino, città tra le più tech d’Italia, ha un numero di offerte di lavoro per le posizioni IT pari al 10% e una retribuzione annua lorda pari a 39.000 euro.  Quella torinese è la terza provincia italiana dove si concentra il maggior numero di offerte di lavoro per le posizioni IT. In testa ci sono Milano (42%) e Roma (25%). Le maggiori richieste arrivano dalle PMI e dalle società di consulenza.

Questi gli ultimi dati dello studio Tech Cities 2022 di Experis di ManpowerGroup che sottolineano come il gap tra la domanda e l'offerta di posizioni IT continui a essere elevato.

Lavoro: i profili IT più richiesti a Torino

La crisi pandemica ha anticipato i processi di digitalizzazione e trasformazione tecnologica di almeno 5-10 anni portando a un aumento del lavoro da remoto, a una crescente digitalizzazione aziendale e al proliferare degli acquisti online. All'interno delle aziende c'è una consapevolezza sempre maggiore dell’importanza che i propri dipendenti sappiano utilizzare le nuove tecnologie.

Secondo quanto rilevato dal report Tech Cities 2022 promosso da Experis, brand di ManpowerGroup, sui profili tecnologici più richiesti nelle principali città italiane, le figure IT oggi più ricercate e che vantano retribuzioni maggiori sono proprio quelle emerse recentemente a causa delle nuove esigenze nate dalla rapida evoluzione del mercato, come professionisti Cloud, esperti di Cyber Security, DevOps Engineer, Full Stack Developer, specialisti in ambito dati e sviluppatori Java. La RAL media per queste figure oscilla tra i 25- 30.000 Euro per un junior e i 40-60.000 Euro di un senior.

“La pandemia ha accelerato i processi di digitalizzazione in maniera repentina e inaspettata, spingendo gran parte della popolazione mondiale a relazionarsi, vivere e lavorare attraverso il digitale. Uno scenario che ha influenzato anche il mondo del lavoro, in particolare facendo emergere la necessità di inserire in azienda nuovi professionisti nell’area tecnologica”, ha commentato Jose Manuel Mas, Direttore Experis Italia. “Di fronte alle nuove sfide poste da questo rinnovato contesto digitale, aziende e lavoratori hanno bisogno di farsi trovare preparati, investendo nella formazione, e aggiornando e integrando sia le abilità tecniche che le competenze trasversali, senza dimenticare il necessario rafforzamento dell’area della Cyber Security, nei servizi alle aziende, nella sensibilizzazione delle persone e nella formazione specifica”.

Lo studio ha identificato le figure più ricercate e meglio retribuite del settore IT, frutto delle esigenze del mercato sorte in seguito alla trasformazione tecnologica degli ultimi due anni, e le opportunità di mobilità che il settore IT può offrire.

Il primo profilo emergente è quello del Cloud Developer: questa figura costruisce l’architettura del cloud tenendo presente esigenze e caratteristiche della realtà a cui è destinato, ne monitora i risultati e si occupa anche delle fasi gestionali. Il Cloud Developer junior ha una RAL tra i 25-30.000 Euro e può arrivare a retribuzioni di 60.000 Euro per figure Architect. La RAL media italiana è pari a 43.000 Euro ed è la più alta fra tutte le figure IT. La provincia di Milano (36,1%) è al primo posto per la ricerca di questi professionisti, seguita da Roma (22,7%) e Torino (14,4%).

Tra i profili più ricercati c’è anche il Full Stack Developer: si tratta di un professionista in grado di adattarsi alle diverse fasi di un piano di sviluppo e che possiede la capacità di gestire e coordinare un progetto in maniera globale. La richiesta di questo profilo è molto alta e la RAL media si attesa a 35.000 Euro. Più della metà delle offerte di lavoro per questa figura si concentrano nelle province di Milano (37%) e Roma (28%), seguite da Torino (12%).

Molte delle ricerche del settore IT riguardano l’ambito Data (Data Scientist, Data Architect, Big Data Specialist), cioè figure che si occupano di analizzare e organizzare grandi quantità di dati, estraendo i paradigmi più efficienti ed esponendoli in forma comprensibile anche ai non addetti ai lavori. La RAL media è di 35.000 Euro. Oltre il 70% delle offerte di lavoro riguardano le province di Milano (52,9%) e Roma (20,4%). Si registra una distanza in termini di richiesta e retribuzioni tra queste province e il resto d’Italia, sintomo che il settore sta subendo un lieve calo, lasciando spazio ad altri profili IT emergenti.

Una figura che continua ad essere molto richiesta è quella del Java Developer, ovvero un professionista specializzato nella programmazione in Java, tra i linguaggi di programmazione più diffusi al mondo. Più della metà delle offerte per questo profilo interessano la città di Milano (36,5%) e Roma (28,8%) con una RAL media di 34.000 Euro. In generale si tratta della professione IT più ricercata tra i profili IT analizzati (46%), ma anche quella con la RAL media più bassa, proprio perché, data la sua longevità, l’offerta ha avuto modo in questi anni di adeguarsi alla domanda e la concorrenza è molto alta.

Altri profili emergenti sono quelli del Cyber Security Consultant, Penetration tester, Ethical Hacker. Questi professionisti sono specializzati nel prevenire, riconoscere e reagire contro gli attacchi informatici. Il 50% della totalità delle offerte di lavoro per professionisti della Cybersecurity si concentra nella provincia di Milano. La RAL media italiana è di 40.000 Euro.

Infine, tra le figure più ricercate, troviamo il DevOps Engineer: funge da “raccordo” tra dipartimenti diversi, assicurandosi che il lavoro proceda in piena sinergia e complementarità. La RAL è molto influenzata dalla seniority e in media si attesta intorno ai 37.000 Euro. Si tratta di un profilo IT emergente, per il quale la maggior parte delle offerte di lavoro si concentrano tra le province di Milano (37%) e Roma (27%), seguite da Padova (10%).

Lo studio Tech Cities 2022 ha evidenziato anche la necessità di riequilibrare domanda e offerta nel settore IT. Infatti, i datori di lavoro prevedono un incremento del +36% di inserimenti per il comparto nel primo trimestre 2022 (indagine MEOS, ManpowerGroup). Allo stesso tempo però, in Italia la carenza di talenti si attesta intorno al 76%.

Secondo lo studio, per risultare attrattive, le imprese devono superare i propri pregiudizi nei confronti del lavoro da remoto: ben il 39% dei datori di lavoro richiede ai propri team IT di lavorare sempre in presenza, mentre del 57% che ha affermato di essere propenso a concedere il remote working, solo il 9% prevede di concederlo al 100%. Una propensione

che ne limita l’attrattività specie verso le figure IT, che registrano un’alta mobilità – il tempo medio di permanenza in azienda è poco più di un anno – e preferiscono modalità di lavoro full remote che ne riducono la propensione al cambiamento.

Altri elementi da considerare da parte delle aziende per risultare più attrattive e incentivare la riduzione del talent shortage nell’area IT, sono i piani di formazione e sviluppo delle competenze, per puntare sulla crescita interna e professionale dei dipendenti.

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