"Zio Vanja" di Anton Čechov in prima nazionale al Carignano
Al Teatro Carignano di Torino martedì 7 gennaio 2020, alle ore 19.30, debutta in prima nazionale la nuova produzione del Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale: "Zio Vanja" di Anton ?echov, diretto dalla giovane regista ungherese Kriszta Székely. L’adattamento è della stessa Székely e di Ármin Szabó-Székely e la traduzione di Tamara Török curata da Emanuele Aldrovandi.
Lo spettacolo è interpretato da Paolo Pierobon, Ivano Marescotti, Ariella Reggio, Ivan Alovisio, Federica Fabiani, Lucrezia Guidone, Franco Ravera, Beatrice Vecchione. Le scene sono di Renátó Cseh, i costumi di Dóra Pattantyus, le luci di Pasquale Mari e le musiche di Flóra Matisz.
Zio Vanja sarà replicato al Teatro Carignano fino a domenica 26 gennaio e, dopo Torino, andrà in scena il 29 e il 30 gennaio 2020 al Teatro Katona József Színház di Budapest. Dal Teatro Katona di Budapest, la giovane Kriszta Székely, astro nascente del teatro europeo, firma per lo Stabile di Torino la sua prima regia in Italia. Il capolavoro di ?echov è un monito all’uomo contemporaneo: grande cast con Paolo Pierobon, Ivano Marescotti, Ariella Reggio. Zio Vanja è la tragedia delle occasioni mancate, delle aspirazioni deluse, dell’incapacità di essere felici.
Racchiude l’essenza del teatro di Anton ?echov: il senso di fallimento. Tragicomici, frustrati, depressi, i suoi personaggi parlano molto, ma non fanno niente per sfuggire alla loro condizione di perenne insoddisfazione: illudono se stessi e gli altri con mutue bugie, mentre i loro nervi pian piano si consumano nel soffocante calore estivo. A dirigere Zio Vanja è la regista ungherese Kriszta Székely, tra i migliori talenti della scena europea, che firma il suo primo spettacolo in Italia, prodotto dallo Stabile di Torino, una nuova e importante
edizione del grande dramma cechoviano.