Teatro Regio, in scena la Turandot "incompiuta" di Giacomo Puccini

Da oggi, martedì 16 gennaio e fino al 25, sarà in scena al Teatro Regio la nuova "Turandot" di Puccini, nella sua forma originale. L'opera, diretta da Stefano Poda, sul palco resterà infatti incompiuta, cioè senza il finale felice che generalmente viene aggiunto. Una spettacolare produzione che già si preannuncia come una delle più attese dell’intera stagione. Dopo la "Carmen" con finale alternativo a Firenze, e di cui tanto si è chiacchierato, tocca quindi al capoluogo sabaudo spiccare per originalità. Anche se stavolta l'opera non si concluderà con la storia "alterata" bensì laddove l'ha lasciata incompiuta il compositore: dopo la morte di Liù.

"Un finale più sincero e commovente"

A volere la conclusione che rispetta fedelmente il manoscritto autografo del compositore, il maestro Gianandrea Noseda, che sarà sul podio. "Quella fine non mi ha mai convinto – ha dichiarato il direttore, nominato ai 60th Grammy Awards, nella categoria Best Opera Recording – non ho mai capito quel lieto fine esagerato. Puccini si era fermato tre anni, prima di morire, sul momento che non riusciva a rendere drammaturgicamente; noi quindi, concluderemo l’opera dopo la morte di Liù, con un finale che forse arriverà di più al cuore degli spettatori". Non si assisterà dunque al finalone elaborato e lungo che Franco Alfano ebbe il compito di comporre dopo la morte di Puccini, ma un ritorno alle origini così come aveva già fatto Arturo Toscanini nel 1926 in occasione della prima dell'opera. 

A spiccare nel cast grandi artisti di fama internazionale: i soprani Teresa Romano e Rebeka Lokar, si alterneranno nel ruolo della protagonista mentre  il tenore Jorge de León sarà impegnato nei panni di Calaf e il soprano Erika Grimaldi interpreterà Liù. Turandot sarà visibile in streaming gratuito per sei mesi a partire dal 25 gennaio su www.operavision.eu” e ne verrà tratto un dvd. E questa sera la prima sarà visibile, dalle 20, in diretta su Rai-Radio3.