"Tracce di vita", la mostra a Pinerolo
Inaugurazione della mostra fotografica il 1 dicembre alle ore 16:30 presso il Salone dei Cavalieri di Pinerolo in Viale Giolitti, 7. “Tracce di Vita” è il tema affrontato dal Club Fotografico Pipino di Pinerolo per la consueta esposizione autunnale. La vita lascia le sue tracce su di noi. Noi e tutte le creature lasciamo tracce del nostro passaggio, di ciò che abbiamo fatto, di ciò che avremmo voluto fare, di ciò che vorremo fare. Tracce che diventano parte delle nostre vite e delle vite altrui, tracce che modificano l’ambiente o che ci ricordano com’era un tempo. Tracce che sono al contempo memoria, testimonianza e desiderio.
In questo contesto ci siamo mossi per il tema di quest’anno e, come sempre in un circolo composto da socie e soci di diverse età e esperienze, differenti vissuti e culture portano a interpretazioni dello stesso tema, a volte più vicine, a volte più lontane dallo sguardo del singolo spettatore, tutte comunque legate da quella volontà di testimoniare esperienze, sensazioni e sentimenti, che è il frutto e la vera ricchezza della fotografia amatoriale.
Ed ecco allora che le impronte di sci o di passi su bianche distese di neve o sul nero asfalto o sulla spiaggia sono tracce del passaggio della vita ma sono anche involontariamente indicazione di una direzione, a volte più intuita che cercata. Il fiore che spunta nella neve è simbolo e speranza di una nuova vita mentre il frutto ormai rinsecchito è memoria di una vita ormai compiuta.
E mentre le ombre di un bambino che corre o di una vecchia che spinge un carrello sembrano essere, ancora per pochi istanti, immagine reiterata del loro passaggio, i riflessi attraverso il finestrino di un treno o attraverso un vetro sono lampi, spesso raccolti solo inconsciamente, che lasciano comunque piccole tracce che disegnano il nostro essere.
Così, senza soluzione di continuità, lo sguardo passa dalla modernità all’antico, dalla grande città notturna al turista addormentato sul monumento, dai panni stesi che lanciano inaspettati colori su vecchie case alle opere di design o alla vecchia bottiglia appoggiata sul davanzale in cui tenta di sopravvivere un ramoscello. Interessanti sono inoltre quelle opere più concettuali, meno istantanee e più costruite, in cui la “traccia” è ricercata e progettata e che esprimono chiaramente l’immaginazione e la creatività degli autori.
Come sempre nelle mostre del Club Fotografico Pipino c’è tanto materiale e ci sono tanti spunti e provocazioni per spingere lo spettatore a ragionare non tanto sul tema quanto sulla ricchezza visiva che ci circonda, a vedere il modo con occhi più aperti e a lasciarsi trasportare e diventare “spugna” di stimoli visuali con l’augurio che questi lascino “tracce” splendenti nelle loro vite.