Torino Jazz Festival, al via la seconda parte: concerti in 12 club cittadini
La seconda parte del Torino Jazz Festival 2020 - progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, main partner Intesa Sanpaolo e Iren, con il contributo di Fondazione Crt, Confartigianato e Ancos, media partner RAI – in programma dal 2 all’11 ottobre, è dedicata principalmente ai musicisti e ai club, categorie che hanno subìto forti danni dalla pandemia. Per contribuire alla sopravvivenza dell’intero comparto è stato deciso di organizzare 2 sezioni distinte del Festival – una ad agosto e l’altra a ottobre – rafforzando così il palinsesto del Jazz Cl(H)ub, che per la prima volta è stato necessariamente scorporato da quello dei teatri. Nei 10 giorni di programmazione il TJF Jazz CL(H)UB coinvolgerà 12 palchi dei Jazz Club cittadini nei quali si terranno 50 eventi/spettacoli con la partecipazione di circa 200 artisti tra cui musicisti, attori, scrittori e dj, molti dei quali di Torino o attivi sul territorio.
I club, sedi del Festival
I club coinvolti per il TJF - JAZZ CL(H)UB 2020 sono:
Amen Bar (via Valprato 68); Bagni Pubblici di via Agliè (via Agliè 9); Bunker (via Paganini 0/200); Cafè Neruda (via Giachino 28/e); Charlie Bird (via Vincenzo Gioberti 1); Combo (corso Regina Margherita 128); Cubo (via Pallavicino 35); Folkclub (via Perrone 3 Bis); Imbarchino del Valentino (viale Umberto Cagni 37); L’Arteficio (via Bligny 18/L); Laboratori di Barriera (via Baltea 3); Osteria Rabezzana (via San Francesco d'Assisi 23/C).
“Il Torino Jazz Festival quest’anno espande la sua presenza in città. Lo fa moltiplicando gli appuntamenti, seguendo la cadenza cui ci obbliga il tempo che viviamo. Le limitazioni dovute alla pandemia hanno sollecitato la ricerca di modalità innovative, connaturate al momento, per consentire alla musica, agli artisti e al vasto mondo di imprese che operano nell’ambito dello spettacolo dal vivo, di resistere alle difficoltà, continuando a riempire gli spazi e la città di note – affermano la Sindaca Chiara Appendino e l’Assessora alla Cultura, Francesca Leon -. L’ampio programma dei concerti ospitati nei club è la dimostrazione del grande impegno che la Città e la Fondazione per la Cultura Torino, hanno profuso affinché si garantisse continuità al Torino Jazz Festival, avendo cura di non disperdere il patrimonio di buone relazioni che si sono consolidate con club e musicisti, in questi ultimi anni. Tutto ciò si realizza grazie al grande lavoro dei direttori, Diego Borotti e Giorgio Li Calzi, che hanno saputo affrontare con maturità la nuova sfida diluendo la durata del Festival e mantenendone la qualità. Dunque, dopo il jazz estivo, avremo jazz, in tutte le sue sfumature, anche per questo inizio di autunno”.
Il cartellone
I concerti autunnali, come accaduto per quelli estivi, saranno organizzati osservando le più scrupolose norme di sicurezza per il pubblico, gli artisti e il personale al lavoro. Il cartellone, molto variegato, metterà in scena le svariate declinazioni del jazz: dall’afrobeat dei Voodoo Sound Club di Guglielmo Pagnozzi alla musica di matrice afro americana, rappresentata dai nomi di varie generazioni del jazz, come Antonello Salis, Ramon Moro, Emanuele Parrini, Furio Di Castri, Antonio Zambrini con Jesper Bodilsen e Martin Maretti Andersen, già accompagnatori di Stefano Bollani nella fortunata trasmissione di Rai3, da Sandro Gibellini ai maestri dell’elettronica legata all’improvvisazione come Domenico Sciajno (docente di musica elettronica al Conservatorio di Torino) insieme a Massimo Pupillo e Francesco Giomi con il suo Zum Trio (Giomi è direttore del centro di nuove tecnologie musicali ‘Tempo Reale’ fondato da Luciano Berio a Firenze).
Dalle incursioni esotico/elettroniche degli Ooopopoio (duo con i talentuosi Vincenzo Vasi Valeria Sturba), al produttore e remixer londinese Adrian Sherwood, qui con l’ensemble ‘Fire’ di Ivan Bert, dal costruttore di macchine elettroniche sonore (Andrea Reali presente alla Jam session dedicata alla musica elettronica) alle sonorità che partono dal mondo classico europeo con la clarinettista Selene Framarin e il Manomanouche Quintet (il cui leader Massimo Pitzianti è l’arrangiatore di Paolo Conte), dai grandi talenti come il trio Youlook con l’incredibile voce di Luisa Cottifogli o come il sax di Dan Kinzelman, nel gruppo di Simone Graziano al dialogo tra due talentuosi batteristi come Donato Stolfi e Mattia Barbieri nella produzione originale ‘Drum Matic’.
Il programma prevede anche collaborazioni con importanti enti culturali torinesi come il Salone Internazionale del Libro insieme a Fondazione Artea (lo scrittore e performer Tiziano Scarpa, già Premio Strega, insieme alla polistrumentista Debora Petrina), il Museo Nazionale del Cinema (film ‘Moondog can see you’/Lapsus Lumine), il festival ‘Jazz is dead’ (partecipa con 3 serate di ascolto con altrettanti dj legati al mondo del jazz e della cultura musicale quali Gianluca Petrella, Federico Sacchi, Stefano Boni). Al TJF sarà presente anche il dj Raffaele Costantino, conduttore della trasmissione MusicalBox su Radio2.
Youjazz Masterclass
Le YouJazz Masterclass sono incontri formativi online con maestri del jazz italiano e internazionale in diretta su Zoom. L’idea è nata durante il lockdown, per consentire agli utenti di seguire le lezioni di grandi musicisti da casa, ovunque nel mondo. L’iniziativa ha realizzato, tra aprile e giugno, 20 masterclass. Gli incontri, a un numero chiuso per garantirne la fruibilità, hanno ricevuto un ottimo riscontro e hanno visto impegnati artisti come Flavio Boltro, Stefano di Battista, Jerry Bergonzi, Gianluca Petrella, Petra Magoni.
YouJazz è la prima video community italiana di jazz. Nata da un’idea del musicista Gianni Denitto, prodotta da Fine Production e Ermes Purrotti, si propone come punto di riferimento per musicisti, studenti, appassionati e operatori uniti dall’amore per il jazz.
YouJazz, in collaborazione con Torino Jazz Festival, rende disponibile ‘in chiaro’ per tutti 5 masterclass, tenute da importanti musicisti del panorama italiano e internazionale.
Il calendario
dal 26 settembre: Dario Deidda - ‘Tecnica, padronanza ritmica e improvvisazione’
dal 27 settembre: Giovanni Falzone - ‘Il canto creativo’
dal 28 settembre: Chris Collins - ‘Everything I know I learned from Donna Lee’
dal 29 settembre: Nico di Battista - ‘Tecniche per la chitarra’
dal 30 settembre: Francesco Bearzatti - ‘Come trovare la propria voce e avere uno stile personale’