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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Torino Classical Music Festival: 120 mila spettatori in sei giorni

Dal 23 al 28 giugno il Festival ha offerto, ai torinesi e ai turisti, concerti e sinfonie eseguiti su un palcoscenico sotto le stelle da tre orchestre d’eccellenza, quella del Teatro Regio, la Sinfonica Nazionale della Rai e la Filarmonica di Torino

Torino è terra di cultura. La dimostrazione lo sono anche le oltre 120 mila persone che hanno assistito al Torino Classical Music Festival che negli ultimi sei giorni è andato in scena in piazza San Carlo: da Beethoven, Mendelssohn e Shumanna (in omaggio alla Germania) a Šostakovič, Stravinskij e Musorgskij (in omaggio alla Russia), da Rossini (in omaggio all’Italia) a Gershwin, Barber, Bernstein e Williams (in omaggio agli Stati Uniti) e a Schubert, Haydn e Mozart (in omaggio all’Austria), un ventaglio completo che ha soddisfatto tutti i gusti, anche quelli dei palati più fini.

Il festival, giunto alla sua terza edizione, ha visto protagoniste tre orchestre d’eccellenza, quella del Teatro Regio, la Sinfonica Nazionale della Rai e la Filarmonica di Torino. Le persone, grazie a tre maxischermi posizionati nella piazza, due ai lati del palco e uno dietro al monumento del Caval ‘d Brôns, hanno potuto apprezzare sia le “guide all’ascolto” proiettate tutte le sere, quindici minuti prima di ogni concerto sia gli spettacoli in scena sul palco.

“È sempre difficile quando si tratta di un festival in piazza fornire il numero preciso dei partecipanti - ha detto l’assessore alla Cultura della città di Torino, Maurizio Braccialarghe -. Posso affermare però che la terza edizione della ‘classica’ conferma nelle cifre e nell’entusiasmo gli importanti risultati raggiunti negli anni delle precedenti anzi, in piazza San Carlo, li supera anche. Vorrei ringraziare uno per uno le tantissime persone che anche quest'anno hanno voluto premiare la musica classica in piazza. Alcuni dicono che ci vuole poco, tanto è tutto gratis. Non è così. Trentamila persone in silenzio ad ascoltare, con sguardi attenti e orecchie pronte a non perdere una nota, sono un gran risultato ed è proprio un bel vedere. Così come - ha concluso Braccialarghe - quel sottile brivido di emozione che percorre la piazza in presenza dei temi musicali più piacevoli. Qualcuno, che se ne intendeva diceva ‘tu chiamale emozioni’. Per questo ringrazio tutti e la nostra splendida città”.

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