"Gipo lo zingaro di Barriera" in anteprima al Torino Film Festival
"Gipo lo zingaro di Barriera" esordisce in anteprima al 34° Torino Film Festival. Si tratta di una produzione Endeniu e Fondazione Caterina Farassino Onlus. L’idea di realizzare un film documentario su Gipo Farassino è nata più di tre anni fa, considerando un lavoro su di lui imprescindibile dalla sua presenza. Il racconto non sembrava potesse stare in piedi senza i suoi travolgenti aneddoti, il suo modo unico di trasportarti nel suo mondo, i suoi guizzi, geniali e improvvisi.
Ma Gipo ha sempre voluto fare di testa sua e anche questa volta è riuscito a sorprendere tutti andandosene prima dell’inizio delle riprese. Il progetto è comunque andato avanti lo stesso. Non tanto per Gipo che da lassù (o da laggiù) se la ride sornione pensando: “Mi m’na sbato le bale”, ma con l’intento di far conoscere a tutti, anche a coloro che non hanno avuto la possibilità di incontrarlo, il valore del suo percorso umano e artistico.
L'appuntamento è per domenica 20 novembre, ore 16.15 al Cinema Classico (anticipata stampa) mentre la proiezione ufficiale è fissata per lunedì 21 novembre, ore 17.30 al Cinema Massimo1. Le repliche sono in programma martedì 22 novembre, ore 21.45 e mercoledì 23 novembre, ore 19.15 al Cinema Reposi 5,
Chi era Gipo? Un iconoclasta e anarcoide, poliedrico e contraddittorio, spigoloso per natura. Diretto e privo di giri di parole, non aveva problemi a mandarti a quel paese quando le cose che dicevi non gli tornavano. Piemontese nell’anima e come tutti i piemontesi doc diffidente all’inverosimile. Ma anche uomo sincero, colmo di umanità, fedele ai propri principi, quelli “di una volta”.
Soprattutto alle proprie radici: in questa parola c’è tutta l’anima di Gipo. Il suo percorso artistico è infatti quasi completamente incentrato nella Barriera di Milano, dove nacque nel 1934. Un limite apparente che si è invece rivelato la chiave di volta che lo ha portato a una dimensione “universale”. Cantare gli “ultimi”. Poetico nel toccare segni e archetipi che sono patrimonio di tutti. La sua figura artistica è stata plurima. Da cantastorie ad attore e autore teatrale ad attore per il cinema e la televisione.
?Con questo film si vuole raccontare la storia di un uomo ma soprattutto il mondo della “Barriera” che sta dietro il suo percorso artistico e umano. Fuori dalla retorica e senza la volontà di costruire un “mito”. Un documentario autentico come il suo protagonista per riscoprirlo, rendergli omaggio, dargli il posto che si merita nel panorama artistico locale e nazionale. ?
Un film di Alessandro Castelletto ?Produttori: Valentina Farassino e Alessandro Castelletto
Interpreti e Personaggi (nei ruoli di se stessi) ?Luca Morino, Carlo Ellena, Giovanni Tesio, Gian Mesturino, Massimo Scaglione, Valentina Farassino, Gabriella Daghero, Umberto Bossi. ??Con la partecipazione di ??Gli El Tres, Gianluca “Cato” Senatore, i Perturbazione, Ferdinando Masi, Mario Congiu, Daniele Lucca, Vito Miccolis, Johnson Righeira, Matteo Ganci, Adriano Onofrio Barbieri, Claudio Chiara, Angelo Marello, Eugenio Allegri, Andrea Gattico