Per il programma di territorio “Dal Grano al Pane, tra Forni e Mulini” e la 17° edizione di Giaveno Città del Buon Pane domenica 13 settembre saranno aperti al
pubblico nel rispetto delle misure anti covid – 19 dalle 10 alle 12.30 e al pomeriggio dalle 14 alle 18.30 il Mulino della Bernardina e il Mulino Du Detu. I due Mulini cittadini saranno anche raggiunti da un Pedibus guidato con partenza dall'Ufficio Turistico di Giaveno di piazza San Lorenzo 34 su prenotazione, nei seguenti orari: alle 10, alle 13.30 e alle 16. In borgata Buffa, al n. 260 di via Vittorio Emanuele II si trova l’antico Mulino della Bernardina. Un mulino a pietra risalente al 1745 tramandato di padre in figlio che rischiava di finire in disuso ma che così non è stato grazie alla volontà della famiglia Ughetto e dell’attuale Mugnaio Ernesto che con molto impegno hanno mantenuto viva la tradizione e l’uso del mulino.
A questa attività hanno affiancato la coltivazione di antiche varietà di mais oltre al grano e alla segale. Presso il Mulino della Bernardina nell’ambito del programma “Dal Grano al Pane tra Forni e Mulini sarà visitabile anche e fino al 30 settembre, la mostra a pannelli “Tempo di Mulini” realizzata dal Museo Civico Etnografico del Pinerolese e Centro Arti e Tradizioni Popolari. Il percorso secondo il coordinamento di Ezio Giaj, direttore del Musep e della presidente Alessandra Maritano, propone attraverso i testi a cura di Emanuela Genre ed immagini della stessa curatrice e di Remo Caffaro uno spaccato di storia e cultura sociale popolare di secoli.
I mulini costituiscono infatti dei capisaldi del mondo socio economico del passato, identità e opportunità culturale, didattica e turistica nell’attualità. Al centro della mostra gli
aspetti dell’acqua come forza motrice, la storia ed evoluzione dei mulini ad acqua, i mulini privati, comunali, consortili e religiosi. Un focus è rivolto poi alle macine,
cuore pulsante del mulino, ai mulini in attività nel terzo Millennio e ai mulini musei.
Aperto domenica 13 anche il Mulino chiamato “Du Detu”, sito in via Beale 8 della famiglia Giuseppe Colombatti. Edificato nel 1218, questo era il mulino abbaziale,
appartenuto ai monaci benedettini dell’Abbazia di San Michele della Chiusa, acquistato e restaurato nel 1877 da Benedetto Giai Via, detto “Detu”. Il mulino
possiede una grande ruota esterna a pale metalliche e all’interno ruote in pietra e attualmente propone attività didattiche e culturali.
Per informazioni e prenotazione visite si possono contattare i seguenti recapiti telefonici: 011.9376564 – 339.7590216.
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