"Theatre sharing" alle Officine Caos
Si apre venerdì 10 gennaio, alle Officine CAOS di piazza Montale a Torino, la stagione di eventi e progetti Arte Transitiva 2014, ideata da Stalker Teatro.
Ad inaugurarla sarà il focus "Tanztheater Experience" con la danzatrice e coreografa Marigia Maggipinto che, dal 10 al 18 gennaio, porta alle Officine CAOS la sua decennale esperienza al fianco dell'indimenticata Pina Bausch. L'eredità di Pina Bausch non sono solo i suoi meravigliosi spettacoli; ciò che ci ha lasciato la grande coreografa tedesca è soprattutto uno sguardo nuovo sul teatro, che va oltre gli steccati dei generi e delle discipline. Un assaggio del "metodo" bauschano si potrà quindi avere, il 10 e 11 gennaio, con lo spettacolo "We'll See", frutto di una serie di masterclass condotte da Marigia Maggipinto nell'arco di un anno presso l'Institut de Danse du Val d'Aoste. La stessa Maggipinto condurrà poi il workshop "Tanztheater Lab", il cui esito finale verrà presentato il 17 e 18 gennaio, nel corso di due serate che accosteranno un momento performativo ad un incontro/conferenza, in cui la coreografa parlerà della sua esperienza umana e artistica con Pina Bausch, illustrandola con rari materiali audiovisivi.
Quest'anno la stagione delle Officine CAOS si presenta rivoluzionata nelle modalità di organizzazione e progettazione, inaugurando un esperimento di theatre sharing, le cui parole chiave sono collaborazione e sostenibilità.
I focus tematici (con spettacoli, laboratori, seminari, incontri e conferenze) che compongono la stagione sono infatti progettati insieme ad artisti, compagnie e collettivi come Marigia Maggipinto, Riccardo Caporossi, l'Institut de Danse du Val d'Aoste, Grimaco Movimenti Umani, Erika Di Crescenzo/Cie La Bagarre, il Collettivo C.A.N.I., Tecnologia Filosofica, Rebecca Rossetti, Maura Dessì, Riccardo Ruggeri e i Lomè, Luca Sigurtà, OzMotic, Senza Confini di Pelle, Volvon, BlucinQue, Add, la rete di compagnie torinesi di Masnada Teatri e altri ancora.
Tante teste, tanti mondi e tante idee di arte non potevano ovviamente generare un "cartellone" chiuso e definito una volta per tutte: hanno dato vita invece a un programma in continua ebollizione, una stagione in progress la cui struttura si arricchirà nel corso dell'anno, assorbendo suggerimenti e contributi di tutti i soggetti coinvolti.
Questa rete di artisti sensibili - come li definisce il direttore artistico di Stalker Teatro, Gabriele Boccacini -è il fondamento su cui poggia la nuova struttura aperta di Arte Transitiva 2014 ed è il modo migliore che un teatro come Officine CAOS, da sempre orientato alla ricerca e alla sperimentazione, ha trovato per rendere sostenibile una programmazione di qualità, innovativa e "vissuta" da una comunità allargata di artisti e spettatori.
INFO:
officine caos | stalker teatro
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