Spettacolo L'inganno dei ricordi, dal 23 al 25 a Santa Cultura in Vincoli
Tre sorelle, la stessa infanzia, un passato immaginario, tre destini da inventare: il debutto a Santa Cultura della nuova produzione della compagnia Nessun Vizio Minore
Ritorna a Santa Cultura in Vincoli la compagnia Nessun Vizio Minore e dopo "Natura morta in un fosso" di Fausto Paravidino dello scorso anno, Davide Bernardi, regista dello spettacolo, ha deciso di cimentarsi con la scrittura scenica di "The memory of water" di Shelagh Stephenson, dando vita allo spettacolo L'INGANNO DEI RICORDI, in scena dal 23 al 25 aprile a San Pietro in Vincoli Zona Teatro.
Tre sorelle, molto diverse per carattere e scelte di vita, si ritrovano nella casa della loro infanzia per il funerale della madre. L'evento luttuoso fa da cassa di risonanza a sentimenti sopiti e fa riemergere, quasi involontariamente, quei ricordi familiari che, pur essendo stati condivisi dalle tre donne, vengono reinventati da ognuna di esse in una percezione soggettiva del passato.
La memoria diventa selettiva ed assolve o condanna intenzioni ed eventi che hanno determinato la personalità di ognuna. Ed è così che emergono conflitti e desiderio di riscatto, piccole bugie e disarmanti risate, rancori di vecchia data ed improvvise tenerezze. Pur tentando di prenderne le distanze, le tre sorelle si ritroveranno a riconoscere nella impronta materna l'inevitabile origine comune della loro personale storia. La memoria diviene il bene più prezioso per riconciliarsi con il passato ed immaginare il futuro.
"Lo spettacolo è liberamente ispirato al testo "The memory of water" dell'inglese Shelagh Stephenson, non tradotto né pubblicato in Italia" spiega il regista Davide Bernardi "Partendo dal nucleo della storia (tre sorelle che si ritrovano ai funerali della madre), ne ho effettuato un adattamento che mi ha portato ad un lavoro di riscrittura originale, mirato ad approfondire la personalità delle tre sorelle e le relazioni così forti e contrastanti che le legano. Nel testo emerge un'alternanza tra sarcasmo e tenerezza, così come nella messa in scena prevale un'ironia a volte tagliente, a volte nostalgica.
Il motore della commedia è il processo di progressiva riconciliazione con il passato. Per le tre sorelle, la madre scomparsa diviene la custode di quei ricordi che diventano necessari per potersi riconoscere donne adulte ed affrontare il proprio presente e le scelte future".