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Violini o auto d’epoca, la Tac che salva il passato

Ad Avigliana la “tomografia computerizzata” permette di ricostruire il passato di oggetti che hanno segnato la tradizione del nostro Paese

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TorinoToday

Esiste la possibilità di fare una TAC a un oggetto? Si può verificare la resistenza di materiali esposti alla corrosione o all’invecchiamento? É possibile ridare vita a un’auto d’epoca? Dal cuore del Piemonte, la risposta a invecchiamento e corrosione. “Intervenire in tempo, permette di custodire e valorizzare la nostra storia e può salvare vite umane”, spiegano Ruffino e Pollacino, fondatori di MotivexLab, il laboratorio prove materiali che, attraverso tecnologie sofisticate, permette di testare la qualità dei componenti e al contempo proteggere il patrimonio culturale italiano o, ancora, evitare disastri. “Siamo punto di riferimento in Italia per test che, a volte, hanno un importante impatto sociale, come la ricerca dei difetti grazie alla tomografia computerizzata”, sottolinea la Elisabetta Ruffino. 
 Si chiama “tomografia computerizzata” il sistema che permette di ricostruire il passato di oggetti che hanno segnato un’epoca. “L’Accademia Liuteria Piemontese - afferma Pollacino - ci ha affidato un violino del 1700 realizzato da un artista veneziano. Attraverso il nostro impianto tomografico, siamo riusciti a ricostruire i passaggi subiti, nel corso dei secoli, dal sofisticato strumento musicale. Con la scansione in 3D, abbiamo così verificato che il violino aveva subito un’importante riparazione. Erano infatti presenti due strati di legno, ma uno dei due occupava solo una piccola porzione. Segno evidente di un intervento volto a rimediare a una rottura”. Tecnologie che aiutano non solo a garantire la qualità delle produzioni automotive attuali, ma anche a salvaguardare e ridare nuova vita a un importante pezzo di storia italiana. Come quelle applicate al Restomod, il restauro moderno, cioè una tipologia di restauro in cui si utilizza la moderna tecnologia su auto d’epoca, conservandone intatto il fascino storico, ma al tempo stesso rendendone più attuali l’estetica, il funzionamento e le prestazioni, tramite l’impiego di materiali e componenti di modernità. Questo settore dell’automotive vede fra i suoi esponenti italiani la Kimera Automobili con il progetto Evo37: versione modernizzata della storica Lancia 037, partendo dal modello Lancia Beta Montecarlo, a cui vengono applicati concetti di meccanica, elettronica e carrozzeria attuali. Recuperando componenti storici dopo analisi attenta nei laboratori MotivexLab. Ad Avigliana, cuore del Piemonte, si riesce quindi anche a dare risposte nel mondo affascinante delle auto d’epoca. “Ruggine e corrosione - dice Elisabetta Ruffino- mettono a rischio veicoli che hanno segnato la tradizione del nostro Paese. Basti pensare alla mitica Lancia o la straordinaria 500. Un patrimonio che va conservato” Ma come, visto che il tempo lascia anche i suoi segni minacciando la stabilità della carrozzeria e, in generale, del veicolo? “Grazie a macchinari che simulano gli invecchiamenti, aiutiamo i clienti a mettere a punto per esempio vernici al grafene che garantiscono protezione per tantissimi anni. Le abbiamo testate - aggiunge la Ruffino- nella nostra camera climatica equipaggiata con nebbia salina e abbiamo capito che è capace di resistere fino a 2500 ore. Una vernice particolare che permette dunque di salvaguardare e ridare nuova vita a uno nostro importante pezzo di storia”. Tomografia industriale, analisi al microscopio, nebbia salina, dunque. Test che possono anche aiutare a garantire la sicurezza di strutture come ponti, edifici, autostrade: “Noi - dichiara Paolo Pollacino - analizziamo campioni per verificare la loro resistenza nel tempo e il mantenimento di caratteristiche non solo estetiche ma anche strutturali.” Un’eccellenza che, guardando al passato, guarda al futuro. 


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