"Sogni e luci", emozioni e sensazioni al Castello di Pralormo
Torna, il 23 e 24 luglio, al Castello di Pralormo, "Suoni e luci". Nella cornice del parco del castello si snoda un percorso i cui protagonisti sono la luce e il suono. Nella serra francese un inebriante profumo immerge il visitatore nella collezione di orchidee in piena fioritura; al pozzo una scenografia con decine di secchi evoca antichi gesti di vita quotidiana attraverso il rumore di un secchio che si immerge a 40 metri di profondità; nello stagno un “concerto” con il canto delle rane; candide lanterne sulla pianta della Koelreuteria, detta anche albero delle lanterne; sotto lo sguardo delle statue delle quattro stagioni, e con il sottofondo di suggestive musiche, nell’antico teatro settecentesco è rievocata la ballerina Margot Fonteyn.
La visita della cappella settecentesca suscita forti emozioni con l’allestimento di centinaia di candele; giochi di luci e ombre sotto il portico del Castello rievocano ‘’la magia’’ , sotto il Cedro
del Libano un tête-à-tête romantico al chiaro di luna fra riflessi di cristalli rievoca la leggenda giapponese di Tanabata, due innamorati trasformati in stelle splendenti. ‘’Un incantesimo floreale’’: le aiuole del parco ospitano grandi quadri con mosaici di vetro e cristallo su cui la luce si riflette mettendo il risalto il disegno dei fiori che abitualmente sbocciano nel parco: tulipani, orchidee, ninfee e calle.
‘’Brindisi alla luce e all’energia’’: uno degli alberi più antichi del parco, lo spettacolare Cedro del Libano, ospita il tema dell’energia in cui la trasparenza del vetro provoca effetti speciali attraverso
bicchieri luminosi e bottiglie dalle forme particolari che pendono dalle fronde dell’albero, ai cui piedi occhieggiano girasoli su tappeti erbosi con specchi riflettenti… La scenografia è dedicata ad EGEA, realtà importante e significativa per il territorio i cui punti cardine sono l’energia e l’ambiente e che collabora alle serate di Sogni e Luci.
Pralormo offre altre nuove “occasioni di stupita meraviglia” e riserva molte altre sorprese… ‘’Le installazioni del Maestro Vittorio Muò – Tirovi Umoto Research’’: nel percorso del parco i
visitatori incontrano i Wood; sculture di legno naturali formate da 3 rami intrecciati, quasi avvinghiati e dall’aspetto contorto, che sembrano quasi dei personaggi. Improvvisamente, nel buio, i Wood si animano di suoni e luci in modo sorprendente, stupiscono, emozionano perché sfiorandoli con la mano alcuni si illuminano, altri emettono suoni…quasi a comporre un concerto di cui il visitatore diventa il protagonista. Inducono il pubblico, con il suono e la luce, in un ‘’mondo incantato’’…come se con la loro energia rianimassero questi vecchi tronchi, dando loro ‘’nuova vita’’. I Wood generano infatti luci, suoni…insomma, rinascono.
Ci si sente quindi creativi, protagonisti, non si smetterebbe mai di giocare con i suoni e con le luci all’infinito. Un’esperienza unica, emozionante e coinvolgente. ‘’Tutti avranno il proprio quarto d’ora di celebrità’’: partendo da questa famosa frase di Handy Warhol il visitatore incontra lungo il percorso un ‘’palcoscenico’’ circondato da specchi in cui non solo potrà vedere la propria immagine riflessa ma anche, se lo desidera, salire ed esibirsi con qualsiasi forma d’arte per avere ‘’il proprio quarto d’ora di celebrità’’, alternandosi ad alcuni artisti. ‘HEART’’: il visitatore, seguendo un fil rouge luminoso, viene condotto ad un enorme cuore pulsante di rami intrecciati, simbolo cinese di saggezza.
Il cuore a tratti si illumina e a tratti emette suoni. Una musica di sottofondo ‘’Ambient’’, scritta usando come strumento principale il battito costante del cuore, ipnotizza l’ascoltatore trasmettendogli pace e serenità. In questo caso il pubblico può interagire con l’installazione. Infatti, tre tableaux di grandi dimensioni (che rappresentano il cuore di rami intrecciati), invitano il visitatore a lasciare una testimonianza del suo passaggio con un segno, una parola o un piccolo disegno che, nell’attimo in cui viene apposta sul tableau, diventa arte.
Infine, vi è la possibilità di visitare il Castello, dimora della famiglia Beraudo di Pralormo fin dal 1600. La visita è guidata ed illustra 14 ambienti arredati: dalle cantine alle dispense, dai fruttai al
salone dedicato ai sistemi per illuminare e scaldare la dimora, dalla stanza dei domestici allo studio del Mastro di casa, dalle operose cucine all’office, dalla sala da bagno al salotto della musica e poi lo studio del Ministro, la camera dei bambini, la sala da pranzo completamente allestita e il salone d’onore dove sembrano ancora risuonare i passi dei ballerini.
A completare la serata è presente l’Azienda Agricola ‘’Agrisapori’’ di Pralormo e, chi lo desidera, può acquistare gelati con gusti particolari e sfiziosi. Nella loro azienda la filosofia del km0 è portata alla sua massima espressione: la mungitura del latte e la produzione del gelato distano pochi metri… ingredienti quali la frutta e le nocciole sono perlopiù provenienti dal nostro territorio.
Tra le proposte di gusti: fiordilatte al fieno (creato dall’ infusione di fieni da vecchi prati stabili); pesca ripiena (la pesca si sposa con il cacao e gli amaretti secondo la tradizionale ricetta
piemontese, un gelato senza latte per andare incontro alle sempre più frequenti problematiche di intolleranza); miele; nocciola (dalle nocciole dei territori di Langhe e Roero).