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Venerdì, 19 Aprile 2024
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2mila persone per i 90 anni della diga di Ceresole Reale: le immagini dello spettacolo di Andrea Loreni a 20 metri sull’acqua

Emozionanti le due performance dell'acrobata Elisa Mutto e del funambolo che ha portato a compimento la più lunga traversata della sua carriera, camminando in equilibrio su un cavo lungo oltre 300 metri e posto a 20 metri di altezza

Domenica 1 agosto circa 2mila persone si sono distribuite lungo il coronamento della diga e sui bordi del lago artificiale di Ceresole Reale per assistere allo spettacolo organizzato a conclusione dell’evento Iren “Ceresole 90 anni di energia” organizzato per festeggiare i 90 anni della costruzione della diga, posizionata nella Valle Orco ad una altitudine di 1.570 metri. 

Funambolo Andrea Loreni: a Ceresole la più lunga traversata della carriera

Grande il successo per le esibizioni organizzate da Fondazione Cirko Vertigo, con la direzione artistica di Paolo Stratta, che si sono tenute nonostante il forte vento che ha reso ancora più spettacolari ed emozionanti le due performance di Elisa Mutto, acrobata sul cerchio appeso ad un cavo sospeso sul lago e del funambolo Andrea Loreni (l’unico funambolo italiano specializzato in traversate a grandi altezze) che ha portato a compimento la più lunga traversata della sua carriera, camminando in equilibrio su un cavo lungo oltre 300 metri e posto a 20 metri di altezza. Loreni ha percorso nella sua interezza l’intera superficie del lago da una sponda all’altra.

 

2 agosto 2021 celebrazioni 90 anni diga Ceresole Foto dello studio AM Ritratti

La giornata scelta per le celebrazioni è stata aperta da un momento istituzionale che ha preceduto l’evento di intrattenimento. In mattinata è stata anche inaugurata la mostra fotografica “Storia di una diga (e di una Valle)”, che presenta alcune immagini storiche, di cui alcune inedite, relative alla realizzazione del bacino e delle altre dighe della Valle Orco. Le immagini proposte testimoniano le diverse fasi della costruzione della diga e sono tratte dall’archivio Iren riorganizzato e valorizzato nell’ambito del progetto Iren Storia. La mostra, visitabile per tutto il mese di agosto, è allestita all’interno della nuova Casa Alpina, ricavata da uno degli edifici realizzati durante l’edificazione della diga ed ora totalmente rinnovato, a seguito di recenti interventi di ristrutturazione che l’hanno riconvertita in sito per eventi, mostre, aula didattica.

Iren ricorda come è nata la diga di Ceresole Reale

La storia della diga di Ceresole, ricorda Iren, inizia ben prima dei 90 anni trascorsi dalla sua costruzione: infatti, già nel 1917 l’allora Azienda Elettrica Municipale (poi Iride, ora Iren) su richiesta del “Sindaco” di Torino - Teofilo Rossi – presenta un progetto per ottenere tutti i diritti sulle risorse idriche della Valle Orco per sfruttarle per la produzione di energia elettrica. L’anno successivo, viene presentata al Ministero una domanda in cui si prevede di realizzare un grande bacino presso Ceresole Reale, con la relativa centrale idroelettrica nella frazione Rosone di Locana, oltre ad un serbatoio stagionale al lago Serrù, presso il colle del Nivolet, ed altre due derivazioni a valle.

Il fulcro del progetto, redatto dall’Ing. Bornati, è in ogni caso la grande diga di Ceresole Reale con una capacità di 36 milioni di m3 d’acqua che viene convogliata in un canale di oltre 15 chilometri fino alla camera di carico di Perebella, da cui parte la condotta forzata sino alla Centrale di Rosone dopo un dislivello complessivo di più di 800 metri. Il Decreto ministeriale di approvazione del progetto arriva nel 1925 e, pertanto, nel luglio di quell’anno possono iniziare i lavori di realizzazione della diga a gravità. In quegli stessi mesi sta nascendo anche il Parco Nazionale del Gran Paradiso (primo Parco nazionale), una istituzione che fin da subito avvierà con AEM un dialogo costante che nel corso degli anni si è mantenuto vivo e collaborativo.

I lavori di realizzazione della diga sono molto complessi e per questo sono suddivisi in diversi lotti: fin da subito, la maestosa opera dà lavoro alle persone della Valle che sono orgogliosi di collaborare alla realizzazione di un’opera che muterà la storia del territorio. La diga viene completata il 2 agosto 1930 e viene scelto il giorno 2 agosto 1931 per la sua inaugurazione che si tiene alla presenza di Umberto II di Savoia, Principe di Piemonte, e di tutte le autorità del territorio con un misto di commozione e di trionfalismo per la portata storica di quell’opera per la Valle e la regione.
 
I numeri della diga

Volume della muratura: 188.000 m3
Altezza della diga: 52 metri
Estensione bacino imbrifero: 88 km2
Sviluppo del coronamento: 302 m
Quota coronamento: 1574 m s.l.m.
Capacità del bacino: 36,2 milioni di m3
Superficie del bacino: 1,67 km2
Producibilità media annua della centrale di Rosone: 250.000.000 kWh
 
 

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