Continua ad aprile al Massimo la rassegna "Sotto il cielo di Teheran"
Prosegue ad aprile la rassegna "Sotto il cielo di Teheran". Il cinema iraniano contemporaneo che propone tre appuntamento mensili al Cinema Massimo con film iraniani contemporanei mai distribuiti in Italia.
La rassegna è organizzata dall’Associazione Itatoos in collaborazione con Farabi e dall’Associazione Adiranto, insieme al Museo Nazionale del Cinema e con la collaborazione della Città di Torino. Le associazioni si faranno carico di scegliere, di mese in mese, tra i molti film realizzati in Iran negli ultimi anni. Tre questa volta i film in programma a fine aprile: l’associazione Itatoos propone (in collaborazione con Farabi) Stolen di Bijan Mir Baqeri, mentre l’associazione Adiranto ha scelto Nahf e Seven Blind Women Filmmakers del regista indipendente Mohammad Shirvani.
Bijan Mir Baqeri
Stolen
(Iran 2016, 86’, Hd, col., v.o. sott.it.)
Una famosa attrice e il suo fidanzato sono in procinto di emigrare in un altro paese, ma il furto dello zaino di lei li costringe a rinviare la partenza. Una situazione complicata che devono cercare di risolvere insieme al meglio, con tutti gli ostacoli che incontreranno lungo la via.
Mer 26, h. 20.30
Mohammad Shirvani
Nahf
(Iran 2004, 85’, Hd, col., v.o. sott.it.)
Il vecchio Mani affitta le stanze del suo appartamento a quattro persone, ognuna con la sua storia. Chista è l’unica donna. Dopo anni di permanenza a New York, è tornata per cercare il suo ex fidanzato. Khosro è un trentenne separato, con un figlio che vede ogni tanto. Reza è un turco iraniano e Aboozar è la nipote di Mani.
Dom 30, h. 20.30
Mohammad Shirvani
Seven Blind Women Filmmakers
(Iran 2004-2008, 106’, Hd, col., v.o. sott.it.)
Dopo aver sognato di essere diventato cieco, il regista Mohammad Shirvani inizia a frequentare i non vedenti allo scopo di insegnare loro ad usare una videocamera per documentare quello che vivono o inventare storie. Nasce così questo film che riunisce 7 brevi opere di altrettante donne che non possono vedere. Storie di vita quotidiana, di solitudine, di medici sventurati, di provini e di famiglie spietate.
Dom 30, h. 22.15