"Solo al femminile", il monologo di Alessandra Simone al Café Müller
Come liberarsi dalla dipendenza affettiva, smettere di incontrare solo e sempre uomini sbagliati e finalmente attirare a sé l’amore autentico? L’artista Alessandra Simone racconta come lei sia riuscita a raggiungere questo obiettivo e, attraverso l’ironia, suggerisce una via per raggiungerlo che può essere valida per tutti nello spettacolo Solo al femminile – Monologo circense per donna sola, in scena presso il teatro Café Müller di Torino sabato 12 e domenica 13 febbraio nell’ambito della rassegna multidisciplinare Solo in Teatro, ideata dalla regista e coreografa da Caterina Mochi Sismondi e prodotta da Fondazione Cirko Vertigo e Associazione blucinQue. Lo spettacolo, già pressoché sold out nella data di sabato alle ore 20:45, sarà visibile alle ore 21:00 anche in diretta streaming sulla piattaforma www.niceplatform.eu e successivamente on demand e domenica live in teatro alle ore 17:00 -
Alessandra Simone crea e interpreta una performance di teatro-circo sul femminile, che rappresenta un’importante tappa di creazione della ricerca dell’artista su questo tema.
Una riflessione autobiografica, ironica e a tratti “unpolitically correct”, come la definisce Alessandra, che attraversa gli stereotipi e i paradossi dell’emancipazione femminile della nostra epoca. A partire da testi raccolti con il supporto del progetto Safe, tra cui il Codice di Hammurrabi, l’Antico testamento, Il Manifesto di Rivolta femminile, il Manifesto per l’eliminazione del maschio dalla società di Valerie Solanas, oltre che da frammenti di Schopenhauer, Nietzsche e Bukowski, l’artista avvia un lavoro di scrittura autobiografica che presenta in scena con un monologo attraversato da contaminazioni circensi. Tutor artistiche della creazione, Lidia di Girolamo e l’attrice comica Luisella Tamietto, mentre i movimenti scenici sono curati dalla coreografa e danzatrice Daniela Paci. “Sulla scena sarò accompagnata da un pupazzo Big Jim, una frusta e una rete aerea – spiega Alessandra -. Il mio vuole essere un approccio ironico a un tema in realtà molto serio e delicato: parto da una riflessione autobiografica senza nessuna presunzione ideologica ma raccontandomi con il sorriso”.
L’autrice ha realizzato una prima tappa di creazione del lavoro ad Arona nel luglio 2019, grazie al bando BRACT (Breve Residenza Artistica di Comunità e Territorio), durante la quale ha condotto Sui generis, un laboratorio di drammaturgia collettiva sulla questione di genere. Ad ottobre 2021 ne ha realizzata una seconda grazie al sostegno della Residenza Multidisciplinare della Bassa Sabina TerrArte 2021, in attuazione dell’Intesa triennale Mibact Regione Lazio.
Come hanno fatto gli artisti della stagione Solo in teatro che l’hanno preceduta, anche Alessandra presenterà la creazione del suo Solo, della durata di circa trenta minuti, che sarà anticipato da un docufilm fatto con le riprese del dietro le quinte e le interviste all’artista, realizzate durante la settimana di residenza presso il Café Müller. Gli spazi del teatro si trasformano in un “set cinematografico” e i materiali realizzati durante la residenza hanno come risultato finale una monografia, tra lo spettacolo dal vivo e il docufilm, che svela al pubblico aspetti inediti della professione dell’artista. Gli spettatori presenti in sala potranno vedere il docufilm nella galleria del teatro, per poi spostarsi in platea e assistere alla performance live: in questo modo la serata a teatro si trasforma in un’esperienza a tutto tondo, itinerante e che propone al suo pubblico strumenti e linguaggi differenti, da quello teatrale a quello cinematografico. Biglietti in vendita qui.