“Richard Strauss incontra François Couperin”, concerto a Palazzo Barolo
In occasione del Festival Strauss, sabato 10 febbraio, alle 21, nel Salone d´Onore di Palazzo Barolo, è in progrmma il concerto “Richard Strauss incontra François Couperin” a cura dell’Accademia del Santo Spirito e dei Musici di Santa Pelagia. Il concerto propone l’esecuzione dei brani che Riccardo Forte voce recitante. Andrea Banaudi e Maurizio Fornero clavicembali ispirarono la composizione della Tanzsuite aus Klavierstücken von François Couperin di Richard Strauss, inframmezzati da letture.
Alle 20.15 “La riscoperta del clavicembalo nel XX secolo”, una conversazione introduttiva tra Giovanni Tasso, Andrea Banaudi e Maurizio Fornero, sempre al Salone d´Onore di Palazzo Barolo. Dopo essere stato considerato superato tecnicamente, passato di moda e non idoneo a esprimere la poetica del Romanticismo, il clavicembalo nel XIX secolo era stato definitivamente sostituito dal più versatile pianoforte. Dopo un secolo di assoluto silenzio, all’inizio del XX secolo la musicista polacca Wanda Landowska iniziò a rispolverare questo strumento.
Fece realizzare qualche copia sul modello dei clavicembali conservati nei musei - un primo importantissimo passo verso la rivalutazione filologica del repertorio antico. Le esibizioni al clavicembalo della Landowska colpirono non solo il pubblico più curioso, ma anche molti compositori, che lo inserirono nell’organico di alcune loro opere. Tra di essi vi era Richard Strauss, che aveva iniziato a nutrire un interesse sempre maggiore per il Barocco francese. Da questa concezione nel 1923 ebbe origine la Tanzsuite aus Klavierstücken von Francois Couperin zusammengestellt (Suite di danze da brani per clavicembalo di François Couperin).
Questo lavoro basato su una serie di brani tratti dai quattro libri di pièces de clavecin di Couperin fu concepito per un’orchestra numericamente piuttosto ridotta per l’epoca, ma che affiancava alla compagine degli archi una nutrita formazione di strumenti a fiato e – soprattutto – il Glockenspiel, il clavicembalo, l’arpa e la celesta, in grado da garantire una straordinaria ricchezza timbrica e un “suono barocco” ricco di sfumature cangianti.