"Realtà e poesia", la rassegna del Museo del Cinema dedicata a Pier Paolo Pasolini
Il Museo Nazionale del Cinema organizza dall’1 al 26 maggio 2021 presso la Sala Tre del Cinema Massimo e in collaborazione con la Cineteca di Bologna l’omaggio Realtà e poesia
dedicato al cinema di Pier Paolo Pasolini con la proiezione di 20 film. Pasolini nella sua vita si è distinto in molti campi: è stato uno scrittore, un poeta, un regista, uno sceneggiatore, drammaturgo, giornalista e filosofo. Nel cinema è riuscito a legare il suo ruolo di scrittore a quello di regista creando dei prodotti di altissimo livello.
L’omaggio, pensato per ricordare l’anniversario della morte nel novembre scorso e poi saltato a causa della chiusura dei cinema per il Covid 19, vuole mostrare agli spettatori un cinema che ancor
oggi resta imprevedibile, perché nasceva con la volontà di creare un dialogo diretto con gli spettatori, coinvolgendoli anche in scelte narrative ed estetiche non facili, capaci di disorientare e
irritare.
La rassegna inaugura il 1° maggio alle ore 15.30 con la proiezione di Accattone, prima prova registica di Pier Paolo Pasolini e uno dei più importanti film degli anni Sessanta.
Ingresso intero: euro 6.00; ridotto: Aiace, Arci, militari, under18 euro 4.00 Ridotto studenti universitari e Over 60 euro 3.00 (spettacoli pomeridiani), euro 4.00 (spettacoli
serali)
Programma
Accattone, (Italia 1961, 117’, DCP, b/n)
Vittorio, detto Accattone, è un "ragazzo di vita": ladro, teppista, magnaccia (quando può) ma un giorno si invaghisce della bella e povera Stella e per lei si mette alla ricerca di un lavoro, ma la
fatica lo stronca. Ritorna a rubare. Razzia un camion, ma la polizia gli è alle costole. Accattone fugge ma muore durante l'inseguimento. Sab 1, h. 15.30/Dom 16, h. 17.30
Mamma Roma, (Italia 1962, 105’, HD, b/n)
La prostituta Mamma Roma programma di lasciare il marciapiede dopo il matrimonio del suo protettore. Inizia, così , una nuova vita come fruttivendola al mercato, una nuova casa e con il figlio, cresciuto in campagna . La donna, tuttavia, vuole assicurargli un futuro dignitoso e gli trova un impiego, ma il ragazzo si mette presto nei guai. Sab 1, h. 17.45/Dom 9, h. 16.30
Uccellacci e uccellini, (Italia 1966, 85’, HD, b/n)
Il pretesto narrativo è dato dalle considerazioni filosofiche (in chiave marxista) di un vecchio corvo che si rivolge a due uomini, padre (Totò) e figlio (Davoli) . Il corvo sembra convincere il suo limitato pubblico con la saggezza delle sue parole, ma appena si presenta il problema della fame, gli "irragionevoli" umani gli tirano il collo e se lo mangiano. Sab 1, h. 20.00/Ven 14, h. 15.30
Il Vangelo secondo Matteo, (Italia/Francia 1964, 137’, HD, b/n)
Il film è una fedele riproposizione del Vangelo secondo Matteo dal momento dell'Annunciazione alla Resurrezione di Gesù. Le tappe della vita di Gesù Cristo sono ripercorse senza variazioni nella storia, né cambiamenti anche testuali rispetto alla versione di san Matteo. Il Vangelo di Pasolini non intendeva mettere in discussione dogmatismi o miti, quanto far emergere l'idea della morte, uno dei temi fondamentali della sua poetica. Lun 2, h. 15.30 /Sab 15, h. 15.30
Sopralluoghi in Palestina, (Italia 1965, 55’, HD, b/n)
Tra giugno e luglio del 1963 Pier Paolo Pasolini compie un viaggio in Palestina, insieme a Don Carraro della Pro Civitate Christiana di Assisi, per cercare i luoghi in cui ambientare il suo Vangelo
secondo Matteo. Tuttavia, nonostante la sacralità dei luoghi li renda assai suggestivi, il regista decide di non realizzare il film in Terra Santa ma di girarlo in Italia scegliendo di ambientarlo nei
Sassi di Matera. Dom 2, h. 18.00
La ricotta, (Italia 1963, 30’, HD, b/n)
Nel corso delle riprese di un film di soggetto religioso, la comparsa Stracci muore appeso in croce a causa di un'indigestione di ricotta, con cui aveva tentato di sedare i morsi della fame, acuiti dalla volontaria rinuncia a favore dei propri familiari del cestino fornito dalla produzione. Episodio del film collettivo Ro.Go.Pa.G, Gli altri episodi sono di Jean-Luc Godard, Ugo Gregoretti e Roberto
Rossellini. Dom 2, h.19.30/Mer 12, h. 15.00
Comizi d'amore, (Italia 1965, 92’, DCP, b/n)
Film inchiesta, costituito da scene e interviste girate in tutta Italia, negli ambienti più vari. Il regista interroga centinaia di persone su argomenti considerati tabù, come il significato del sesso, il
problema dello scandalo, il rapporto tra sesso e società, il matrimonio, l'onore sessuale, il divorzio, la prostituzione. Le risposte sono alternate agli interventi dello psichiatra Cesare Musatti e dello
scrittore Alberto Moravia. Dom 2, h. 20.00/Mer 12, h. 15.30
La Terra vista dalla Luna, (Italia 1967, 22’, HD, col.)
Episodio del film collettivo Le streghe, diviso in cinque episodi, tutti con protagonista Silvana Mangano. Nell’episodio di Pasolini troviamo Ciancicato Miao e suo figlio Baciù piangere la morte
della moglie-madre Crisantema. Appena terminata la lamentazione funebre i due decidono di mettersi alla ricerca della Donna, madre e moglie che diventi la nuova anima femminile della loro
catapecchia. La troveranno in una donna dolce e servizievole. Mar 4, h. 15.30/Ven 14, h. 17.15
Che cosa sono le nuvole?, (Italia 1968, 15’, HD, col.)
Episodio del film collettivo Capriccio all'italiana composto di sei episodi. In Che cosa sono le nuvole? Protagonisti sono un gruppo di marionette che, dietro le quinte, si pongono domande esistenziali. Durante la rappresentazione di Otello il pubblico irrompe sulla scena e fa a pezzi Otello e Iago. Le due marionette, ormai sciupate per sempre, vengono buttate nella spazzatura. Rivolti verso il cielo rimangono incantati a guardare le nuvole. L’ultimo film in cui compare Totò, che morirà prima della sua uscita nei cinema. Mar 4, h. 15.55/Ven 14, h.17.40
Appunti per un'Orestiade africana, (Italia 1970, 73’, 35mm, b/n)
Il documentario propedeutico al “film da farsi”, consiste di tre diversi tipi di materiale: il primo documenta il viaggio di Pasolini in Uganda e Tanzania, completato da alcuni cinegiornali della
guerra in Biafra con l'obiettivo di rintracciare i luoghi, i volti, gli oggetti per la trasposizione cinematografica dell'Orestea di Eschilo; il secondo girato riprende il dibattito/confronto tra Pasolini
ed alcuni studenti africani dell'Università “La Sapienza” di Roma, mentre il terzo consiste in una jazz session eseguita da Yvonne Murray e Archie Savage al FolkStudio. Mar 4, h. 16.15/Ven 14, h. 18.00
Edipo re, (Italia 1967, 104’, HD, col.)
Rievocazione del mito di Edipo che, ignaro, uccide il padre e sposa la madre finché scopre la verità e si acceca. Uno dei film più autobiografici di Pasolini, che nella storia tragica di Edipo dà un'altra testimonianza della difficoltà del vivere. Il più armonioso dei film "mitici" di Pasolini, che appare nel
ruolo di gran sacerdote. Mar 4, h. 17.30/Dom 16, h. 19.45
Teorema, (Italia 1968, 98’, HD, col.)
In una famiglia dell'alta borghesia milanese giunge, annunciato da un telegramma, un misterioso giovane. Questi ha rapporti sessuali con tutti i componenti della famiglia - padre, madre, figlia,
figlio e domestica - che prendono a comportarsi in maniera insolita e bizzarra. Coppa Volpi per l’interpretazione di Laura Betti. Il film fu sequestrato per oscenità, il regista e i produttori
denunciati e poi assolti. Mer 5, h. 15.00/Mar 18, h. 17.30
Franco Maresco Pasolini / Maresco, (Italia 2021, 144’, HD, col.)
Se esiste una graduatoria dei registi più censurati e processati nella storia del cinema italiano, al primo posto troviamo di sicuro Pier Paolo Pasolini. Ma in zona medaglia si piazza Franco Maresco,
che la lezione di Pasolini la conosce bene e che per Il Cinema Ritrovato Fuori sala ha preparato un programma speciale. Maresco/Pasolini è una raccolta dove il regista ricorda e racconta Pasolini
tramite interviste a Pino Pelosi e Dafoe, corti inediti girati con Ciprì, una lettura di Laura Betti e Museo Nazionale del Cinema infine un inedito con Letizia Battaglia che racconta del suo unico incontro con Pasolini avvenuto a Milano nel 1971. Mer 5, h. 19.00/Dom 23, h. 19.00
Medea, (Italia/Francia 1969, 110’, HD, col.)
Abbandonata da Giasone, Medea, regina della Colchide, ricorre alle arti magiche per far morire la rivale Glauce. Poi uccide i due figli avuti dall’argonauta. Quarto e ultimo film tragico e mitico di
Pasolini, “mescolanza un po’ mostruosa di un racconto filosofico e di un intrigo d’amore” (P.P.Pasolini). Ven 7, h. 15.30/Ven 21, h. 15.30
Porcile, (Italia 1969, 98’, HD, col.)
Due storie che si alternano. Nella prima, un giovane, disperato divoratore di farfalle, serpenti e carne umana, vaga per i campi desolati di un vulcano, viene gettato dalla società in pasto alle
belve; nella seconda, il malinconico erede di una dinastia industriale che non vuole obbedire, ma non sa disobbedire, è divorato dai porci per i quali prova un'attrazione fisica. Ven 7, h. 17.45/Mar 18, h. 15.30.
Salò o le 120 giornate di Sodoma, (Italia 1975, 116’, DCP, col.)
Quattro Signori (il Duca, il Monsignore, Sua Eccellenza e il Presidente) al tempo della Repubblica
Sociale di Salò si riuniscono in una villa assieme a quattro ex prostitute e un gruppo di giovani
maschi e femmine catturati con rastrellamenti dopo lunghi appostamenti. Nella villa i Signori per
120 giorni potranno assegnare loro dei ruoli e disporre, secondo un regolamento da essi stessi
stilato, in modo assolutamente insindacabile dei loro corpi.
Sab 8, h. 19.30/Dom 16, h. 15.15
Francesco Costabile/Federico Savonitto
In un futuro aprile - Il giovane Pasolini
(Italia 2019, 81’, DCP, col.)
Durante gli anni Quaranta il giovane Pier Paolo Pasolini vive a Casarsa, in Friuli, nel paese di sua madre. In quel periodo scopre il paesaggio friulano, la lingua e le tradizioni del mondo contadino e
sperimenta le prime avventure amorose con alcuni giovani del posto. Il contatto con questa realtà lo porta anche all’impegno politico nel Partito Comunista e all’esperienza dell’insegnamento
scolastico. La storia di quegli anni viene raccontata da Nico Naldini, poeta e cugino di Pasolini. Entrambi, in quel momento, assorbono la violenza estetica ed erotica di un mondo sconosciuto, che
si svela nella sua cruda realtà: un universo che influenzerà tutta la successiva opera pasoliniana. Dom 9, h. 15.00/Sab 15, h. 18.00
Il Decameron, (Italia/Francia/Germania 1971, 110’, col.)
Pasolini sceglie alcune novelle di Giovanni Boccaccio e le trasporta dal mondo borghese della Firenze del Trecento a quello sottoproletario di Napoli. Il tema centrale è naturalmente l'amore,
visto nei suoi aspetti più carnali e beffardi, ma anche in quelli più sentimentali. Orso d'argento al Festival di Berlino, fonte in Italia di roventi polemiche in Italia, ma gli incassi furono stellari.
Mar 11, h. 15.00/Mar 25, h. 15.30
I racconti di Canterbury, (Italia/Germania/Gran Bretagna 1972, 110’, col.)
Secondo film della Trilogia della vita in cui Pasolini ridusse per lo schermo le famose raccolte di novelle del Trecento. Questa volta è di scena l'Inghilterra di Geoffrey Chaucer con i suoi pellegrini
sulla via dell'abbazia di Canterbury per onorare la tomba di san Thomas Beckett. I racconti che Museo Nazionale del Cinema narrano per ingannare la noia del viaggio sono ora drammatici, ora farseschi, ora teneri, ora grossolani. Mar 11, h. 17.15/Mer 26, h. 15.00
Il fiore delle Mille e una notte (Italia/Francia 1974, 125’, col.)
Dopo Boccaccio e Geoffrey Chaucer, il regista friulano attinge alla novellistica orientale. Pasolini ha abolito il filo conduttore delle Mille e una notte, cioè l'intervento della bella Sheherazade in veste di narratrice, ma ha serbato alcuni celebri episodi. "La verità non sta in un solo sogno, ma in molti sogni" è la citazione che fa da filo conduttore. Presentato (e premiato) a Cannes 1974 in una
versione di 155 minuti, poi ridotta dall'autore alla durata attuale Mar 11, h. 19.30/Mer 19, h. 15.15