"Re Lear", posticipate le date al Teatro Carignano
Il Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale e il Teatro di Roma - Teatro Nazionale comunicano che, per motivi tecnici, la prima dello spettacolo
"Re Lear" di William Shakespeare, con la regia di Giorgio Barberio Corsetti, con Ennio Fantastichini, in programma al Teatro Carignano di Torino per la Stagione in Abbonamento del Teatro Stabile è stata posticipata al giorno venerdì 2 febbraio 2018, alle ore 20.45.
Lo spettacolo era programmato in precedenza dal 30 gennaio all'11 febbraio 2018. Le nuove date saranno invece dal 2 all’11 febbraio 2018, con replica anche lunedì 5 febbraio 2018, alle ore 19.30. I possessori dei biglietti delle recite del 30 e 31 gennaio e 1 febbraio 2018 potranno recarsi, per la sostituzione degli stessi, alla biglietteria del Teatro Stabile di Torino entro e non oltre venerdì 26 gennaio. Si comunica che è necessario presentare anche l’abbonamento. Per informazioni: 0115169555; numero verde 800235333.
Giorgio Barberio Corsetti incontra Shakespeare, nella tragedia dove i padri fraintendono i figli e i figli tradiscono i padri. Lear è Ennio Fantastichini: con lui in scena Michele Di Mauro, Francesca Ciocchetti, Sara Putignano, Mariano Pirrello. Corsetti si immerge nella scrittura di Shakespeare a partire dalla ricerca dell’immagine come elemento scenografico e drammaturgico. Lo spettacolo è diviso in tre parti come il regno di Lear: il dramma delle due famiglie, Lear e Gloucester, fatto di interni in cui il pubblico avrà un ruolo attivo; la tempesta, la natura che si confonde con la mente, qui la scena perde i contorni della realtà; la guerra che arriva come una battaglia di soldatini, in cui un re dovrebbe essere salvato dalla figlia che ha cacciato, ma perde lasciando al potere la necessità di ricostituirsi intorno ad un nuovo personaggio.
Re Lear è una tragedia intrisa della crudeltà dell’uomo contro i propri simili e di azioni orribili e apparentemente insensate, indotte principalmente da una cieca volontà di potere. Una domanda sovrasta le altre: esiste la possibilità di una giustizia? Composta tra il 1605 e il 1606, la tragedia anticipa uno dei temi-chiave delle ultime opere dell’autore: la speranza che le nuove generazioni possano riscattare il mondo di corruzione e morte che hanno ereditato dai padri.