Prorogata World Press Photo: in programma l'incontro con i vincitori italiani
World Press Photo 2020 sarà ulteriormente prorogata. La mostra, che quest’anno è ospitata nella cornice di Palazzo Madama a Torino, aveva inaugurato a Torino il 10 ottobre: chiusa per le restrizioni dettate dalla pandemia, aveva riaperto il 3 febbraio, spostando la sua chiusura a venerdì 19 febbraio. Ora, il crescente afflusso di pubblico torinese, che può visitarla dal mercoledì al venerdì e non ha mancato di far sentire la sua presenza, ha spinto a un’ulteriore proroga sino al 5 marzo.
Dopo la conferenza con il cuneese Nicolò Filippo Rosso, giunto terzo nella sezione storie della categoria Contemporary Issues del più importante concorso di fotogiornalismo al mondo, e visto l’impossibilità quest’anno di organizzare il consueto cartellone di conferenze in presenza abbinate all’esposizione, continuano anche gli appuntamenti di approfondimento: lunedì 22 febbraio alle 18,30 è prevista una conferenza con Alessio Mamo sulla pagina Facebook World Press Photo Torino. Già premiato nel 2018, con la foto "Russian Mother and her Child at Al-Hol Camp" ha vinto il World Press Photo 2020, secondo premio singolo, categoria Notizie generali: la foto immortala una donna russa porta in grembo suo figlio mentre fa la fila in un ospedale da campo a "The Annex", il campo profughi di Al-Hol, nel nord della Siria.
Dialogherà online con la giornalista e ricercatrice Marta Bellingreri, con Lorenzo Tondo (The Guardian) e con Vito Cramarossa di Cime che leggerà anche le domande che il pubblico torinese può inviare, fino a lunedì, a Mamo e ai relatori tramite i canali social World Press Photo Torino.
I vincitori italiani
Fotografo siciliano che risiede a Catania, Mamo collabora regolarmente con The Guardian e L'Espresso. Dopo una laurea in chimica, e una in fotografia all'Istituto Europeo di Design di Roma nel 2007, Mamo nel 2008 ha iniziato la sua carriera nel fotogiornalismo, concentrandosi su questioni sociali, politiche ed economiche contemporanee. Mamo si occupa di temi legati allo spostamento dei rifugiati e alle migrazioni, partendo dalla Sicilia, per poi estendersi ai paesi del Medio Oriente. Le sue immagini sono state pubblicate su importanti riviste internazionali come TIME, The Guardian, Newsweek, Le Monde, Der Spiegel, Stern, National Geographic, Geo, Polka, AlJazeera, The New Yorker, Internazionale e L'Espresso. È anche fotografo collaboratore di Medici Senza Frontiere e dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). Nel 2018 aveva già vinto il World Press Photo, secondo premio singolo, categoria People, con la foto di Manal, una giovane irachena ricoverata all'ospedale MSF in Giordania.
Marta Bellingreri è una ricercatrice e giornalista indipendente specializzata in politica e culture contemporanee del Medio Oriente e del Nord Africa, titolare di un dottorato di ricerca internazionale in Studi Culturali con una tesi sulle arti e le pratiche culturali femminili contemporanee nella capitale della Giordania, Amman. Ha vissuto e lavorato in molti paesi del Medio Oriente, come Tunisia, Giordania, Iraq, Siria. Il suo lavoro è apparso in molti media italiani e internazionali come noi: L'Espresso, Il Venerdì, The Guardian, BBC, Al Jazeera, Stern, tra gli altri. E’ autrice di due libri "Lampedusa. Conversazioni su isole, politiche e migranti" su Lampedusa con Giusi Nicolini, e "Il sole splende tutto l'anno a Zarzis" sui migranti minori in Tunisia, Francia e Italia. Ha partecipato anche alla produzione dei film "Dalla parte della sposa", "Shores", "Isola". Marta è co-fondatrice dell'associazione "diARiA" nella sua città natale Palermo, in Sicilia. I progetti che ha sviluppato in Medio Oriente insieme al fotografo Alessio Mamo sono stati premiati due volte da World Press Photo.
Lorenzo Tondo, classe 1982, è invece giornalista e corrispondente del “The Guardian” per il quale si occupa di Sud Europa e di temi legati alla crisi migratoria. In passato, ha collaborato con “The New York Times” e “Time”. Dal 2010 al 2015 ha lavorato nella redazione de “La Repubblica” a Palermo, dove ha ottenuto numerosi riconoscimenti per le sue inchieste. Nel 2015 si è aggiudicato il premio nazionale di giornalismo Giuseppe Fava Giovani e nel 2016 il premio internazionale Maria Grazia Cutuli come giornalista siciliano emergente. “Il Generale” è il suo primo libro.