“Profughi africani si esibiscono in piemontese” al Tempio Valdese
Una realtà che descrive la potenzialità dello scambio culturale fra africani e piemontesi e dell'integrazione. E' stato questo l'effetto della forza di volontà di 10 giovani arrivati via deserto e gommone dal Ghana, Gambia, Costa d'Avorio e Senegal . Al loro fianco solo la sofferenza di lasciarsi alle spalle le persone care. Ora vivono nelle Valli di Lanzo, dove hanno richiesto asilo e dato vita, nell'aprile 2014, al "Coro Moro".
Non sono professionisti: solo Michael, che in patria ha lasciato la moglie e un figlio, era un cantante anche nel suo Paese, e per arrivare ad esibirsi nei loro concerti sempre più numerosi, hanno studiato i testi, compreso i significati fino ad arrivare a cantare mimando le canzoni come se fossero sempre state nella memoria della loro infanzia.
Il loro repertorio, come la loro storia, unisce principalmente brani della tradizione delle Alpi Occidentali, in dialetto piemontese o in franco-provenzale e alcuni adattamenti (con strofe nel nostro dialetto) di canti delle Isole Comore del Madagascar.
Di solito cantano nella cappella di Almesio, una frazione sperduta di Ceres, oltre che per associazioni, Proloco, comuni. Nel 2015, al festival valdostano di musica popolare di Etètrad, e il 31 ottobre sono stati ospiti di Cascina Triulza per la cerimonia di chiusura di Expo.
Il Coro Moro si esibirà a favore dell'ADMO Piemonte Onlus sabato 19 marzo alle ore 21 nel Tempio Valdese di Pinerolo.