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Prix Italia, passi avanti per la sede permanente a Torino

La grande kermesse dedicata ai programmi televisivi, radiofonici e del web di qualità, la cui 63/a edizione si è aperta ieri nel capoluogo piemontese, potrebbe diventare un appuntamento fisso per Torino

Torino potrebbe diventare la sede stabile del Prix Italia, la grande kermesse dedicata ai programmi televisivi, radiofonici e del web di qualità, la cui 63/a edizione si è aperta ieri nel capoluogo piemontese. Sono in molti a pensarlo e auspicarlo, dal sindaco di Torino Piero Fassino allo storico e combattivo segretario generale dello stesso Prix, Giovanna Milella, a Giorgio Merlo, parlamentare Pd e vice presidente della Commissione Vigilanza Rai.

"Mi augurio - dice Merlo - che la presenza del presidente della Rai, Paolo Garimberti, stasera alla cerimonia di apertura all' Auditorium, non sia solo una innocua passerella burocratica e formale, ma una precisa assunzione di responsabilità e di impegni produttivi. Il Prix Italia stabilmente a Torino - aggiunge Merlo - può e deve modificare il peso della Rai piemontese nel panorama nazionale. A cominciare dal ruolo e dall'importanza del suo Centro di Produzione. Al di là del passato glorioso e delle potenzialità tecnologiche e professionali della Rai torinese, è giunto il momento che, a partire dalla nomina del nuovo Direttore del Centro di Produzione, venga varato un piano di vera valorizzazione".

Giovanna Milella segnala che il Prix Italia era nato proprio a Torino, nel dopoguerra "quando il concetto di servizio pubblico era un tutt'uno con la costruzione dell'identità nazionale" e come, anche per questo, ma non solo, sarebbe positivo prendesse sede stabile a Torino. Milella ha anche sottolineato l'avanguardia del Centro di Produzione di Torino, il progetto in corso di digitalizzazione degli archivi storici e la peculiarità del Prix di quest'anno, "che con un'occhio guarda al Risorgimento e ai grandi uomini della nostra storia, in occasione dei 150 anni dell' Unità, e con l'altro guarda al futuro, in special modo aprendosi ai contenuti multimediali dei siti di giornali e periodici. Il mondo della comunicazione, della tv e della radio stanno cambiando enormemente e noi dobbiamo tenerne conto".

L'ufficialità del progetto di Torino sede permanente del Prix Italia, divenuto un punto di riferimento mondiale per i programmi di maggior qualità e innovazione, è in mano al cda. Il presidente della Rai Paolo Garimberti, giunto all' Auditorium Rai di Torino per la cerimonia di apertura del 63/o Prix Italia non ha dato le attese garanzie sul fatto che per i prossimi anni Torino diventi la sede permanente del Premio, ma ha fatto intendere che i giochi sono quasi del tutto fatti. "Vanno ancora verificate alcune condizioni - ha detto poco prima dell'inizio del concerto dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Juraj Valcuha - ma la possibilità che questo importante Premio resti a Torino per un po' di anni, è fondata". (ANSA)

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