Solo in Teatro, "Polimnia_Primo studio" il concerto di Bea Zanin su Niceplatform
Polimnia, una delle Muse figlie di Zeus e di Mnemòsine, Dea della Memoria, è la musa degli inni sacri e delle danze rituali. La memoria è essenziale per l'arte, per la formazione dell'identità attraverso il tempo. Si può individuare un'affinità strutturale tra gli inni sacri del passato e la musica elettronica: il procedere ossessivo e “mantrico” suggerisce un parallelismo tra le danze rituali e la dancefloor. Il concerto che Bea Zanin porterà sul palco del teatro Cafè Müller di Torino, sabato 10 aprile alle ore 21, intitolato "Polimnia_Primo studio", è un'operazione archeologica-creativa, che porta alla luce nuovi mondi espressivi.
Lo spettacolo per musica elettronica, violoncello e voce, che rientra nella stagione Solo in Teatro, ideata dalla regista e coreografa Caterina Mochi Sismondi e prodotta da Fondazione Cirko Vertigo, sarà visibile in live streaming il 10 aprile e successivamente on demand su www.niceplatform.eu al prezzo di 3,50 euro il singolo ticket (è anche possibile scegliere le formule Pacchetto o Abbonamento, con le quali vedere anche altri spettacoli in cartellone).
Bea Zanin, attraverso il campionamento, manipola elettronicamente brani musicali facenti parte della memoria collettiva e li trasforma, portandoli ad un nuovo status espressivo. La presenza del violoncello suonato dal vivo agisce come ulteriore richiamo all'antica sacralità, che si rinnova nel presente nella sua unione con la musica elettronica, ma che al contempo si proietta nel futuro, rappresentato visivamente dall'altare/consolle di Polimnia. Passato, presente e futuro si incontrano e si intrecciano sul palcoscenico, sia musicalmente che spazialmente, fino alla creazione di un vero e proprio remix set.
“La mitologia degli antichi greci mi ha sempre incuriosita e affascinata: le Muse specialmente hanno sempre avuto un particolare ascendente sugli artisti – racconta la musicista –. Nel periodo della pandemia ho approfondito il tema della percezione del tempo, a seguito anche della lettura del libro di Carlo Rovelli L’ordine del tempo, e da questo background ho elaborato l’idea di Polimnia_Primo studio. In scena, campionerò alcuni frammenti di brani appartenenti alla memoria collettiva e li ricomporrò per dare vita a qualcosa di nuovo. Quei frammenti, tuttavia, è come se avessero già in sé le attuali possibilità di utilizzo, poiché nella grammatica elementare delle cose non vi è differenza tra causa ed effetto”. Per Bea Zanin, laureata in filosofia, l'assenza di gerarchia fra passato, presente e futuro non può non rimandare al concetto di eterno ritorno dell’uguale di Nietzsche. “In scena – conclude – voglio mostrare un processo, desidero portare la storia di un’evoluzione artistica. Il tutto nel mio primo concerto da sola davanti a un pubblico virtuale”.
Come avvenuto con gli altri artisti della stagione Solo in Teatro, anche Bea Zanin avrà a disposizione una settimana di residenza nei giorni precedenti lo spettacolo per la creazione e la definizione di Polimnia_Primo studio. Quello di Solo in teatro è un nuovo modo di stare in teatro che vede coinvolti alcuni dei più grandi esponenti italiani e internazionali dei generi teatro-danza-musica e circo contemporaneo: ogni artista presenta una sua creazione di circa trenta minuti di un proprio Solo, che può essere un estratto di lavori precedenti o una nuova creazione, e che viene preceduto da un docufilm fatto con le riprese del dietro le quinte e le interviste all’artista, realizzate durante la settimana di residenza presso il Cafè Müller.
Gli spazi del teatro si trasformano in questo modo in un “set cinematografico” e i materiali realizzati durante la residenza hanno come risultato finale una monografia, tra lo spettacolo dal vivo e il docufilm, che svela al pubblico aspetti inediti della professione dell’artista.