"Parigi era viva", la mostra al Museo Accorsi Ometto è stata prorogata fino a fine febbraio
E' stata prorogata fino al 27 febbraio la mostra al Museo Accorsi Ometto di via Po "Parigi era viva". Visto il grande successo di pubblico - 35mila visitatori dall'apertura - è arrivata la decisione della proroga. Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Massimo Campigli, Filippo de Pisis, René Paresce, Gino Severini, Mario Tozzi sono i sette artisti che hanno ridisegnato le sorti della pittura italiana nel XX secolo, in quel quinquennio d’oro, che va dal 1928 al 1933, in cui si è compiuta l’avventura francese de Les Italiens de Paris.
L’esposizione, curata da Nicoletta Colombo e Giuliana Godio, restituisce attraverso una settantina di opere il clima artistico dialogante e provocatorio di un crocevia spazio-temporale unico e irripetibile.
La vicenda del “Gruppo dei sette” inizia ufficialmente nel 1928, anche se tutti i componenti sono presenti e operativi nella Ville Lumière da tempo. Il loro linguaggio, al di là delle diversità tematiche e stilistiche individuali, si orienta verso un nuovo classicismo mediterraneo trasognato, con qualche inflessione surreale e neo-metafisica, in equilibrio tra reale e fantastico, storia e mito, tradizione e avanguardia.
Il titolo della mostra si ispira a “Parigi era viva”, autobiografia di Gualtieri di San Lazzaro, celebre scrittore e critico d’arte italiano emigrato a Parigi, in cui vengono raccontate la vita e le vicende lavorative di Picasso, Matisse e de Les Italiens.