Open House, ortoalto a Casa Ozanam: visite libere e gratuite
Il 9 e 10 giugno, nel corso dell’evento “Open House” (Il programma completo delle strutture visitabili), sarà possibile visitare gratuitamente l’ortoalto di Casa Ozanam a Torino, un progetto di rigenerazione urbana, ma soprattutto di inclusione sociale e lavorativa, ideato e coordinato dall’associazione OrtiAlti. Il giardino collettivo, realizzato con i sistemi Harpo sul tetto del ristorante “Le Fonderie Ozanam”, ha acquisito nel tempo una funzione sociale ed educativa, creando spazi inediti e innescando nuove micro-economie con il coinvolgimento di cooperative sociali e associazioni di quartiere.
Oltre alla collaborazione con gli abitanti del quartiere Borgo Vittoria che si occupano della gestione dell’orto nei vari giorni della settimana, il tetto verde è protagonista anche dell’inserimento lavorativo di ragazzi svantaggiati grazie alla collaborazione con la Cooperativa sociale Meeting Service. Nel ristorante “Le Fonderie”, i giovani, prima di entrare in cucina, vengono formati sul ciclo della natura imparando a prendersi cura dell’orto, il cui raccolto viene direttamente utilizzato in cucina per preparare piatti a metro zero.
Nella sede di via Foligno, tra ristorante, catering e corsi di ristorazione, lavorano in tutto nove persone, di cui quattro soggetti svantaggiati (un ragazzo con sindrome di down, due disabili e un utente psichiatrico). Due di loro si occupano dell’orto sul tetto, aiutati da un esperto in orticoltura dell’associazione OrtiAlti e da un tirocinante pakistano. Particolarmente interessante è la storia di Islam, un ragazzo del Bangladesh: Islam era solito vendere le rose all’interno del ristorante, così la Cooperativa, giorno dopo giorno, ha imparato a conoscerlo, finendo per proporgli di frequentare uno dei corsi di pizzeria e cucina.
Una volta finito il corso, Islam è stato assunto svolgendo diverse mansioni, dal custode dell’ostello all’aiuto cuoco e aiuto pizzaiolo, fino a diventare cuoco. “È bello avere la possibilità di far nascere gli ortaggi e le piante aromatiche sul tetto – racconta -. Seguire la loro crescita, dedicarci del tempo e poi portarli direttamente nella cucina delle Fonderie per realizzare i nostri piatti, rende tutto ancora più gustoso”.