"Ognidiviensera", poesia di un'attesa al Cubo Teatro
"Ognidiviensera" al Cubo Teatro di Torino. La poliedrica Carla Carucci, ideatrice, regista e unica interprete, incarna sul palco Lisetta, una Penelope contemporanea, eppure anacronistica, trascinando gradualmente lo spettatore nei meandri della mente di una donna "posseduta" dal proprio dolore.
Alice Umana, autrice del testo, accompagna Carla Carucci in questo percorso di riscoperta dell'archetipo femminile della moglie devota, contribuendo, con il proprio amore per la scrittura in versi, a rafforzarne la voce.
(Rin)chiusa nel proprio laboratorio di sartoria, Lisetta si dedica alla realizzazione di un "infinibile" abito da sposa. Il suo abito da sposa. La data delle nozze è ancora ignota, così come l'identità del promesso sposo, sebbene gli aspiranti al titolo abbondino. La sartina sceglierà il futuro consorte solo una volta terminato il vestito, ma l'attesa degli spasimanti rischia di prolungarsi a dismisura.
Di giorno cuce e ricuce pizzi e merletti, sfuggendo, a suon di rime, alle insidie di proci, benpensanti e apparizioni mistico-epifaniche. La notte, distrugge implacabile le proprie fatiche diurne a colpi di forbice, aspettando che il suo Ulisse finalmente faccia ritorno.