"Novecento in cortile", mostra di sculture alla Fondazione Accorsi
Il Museo Accorsi-Ometto di via Po, dopo tre mesi di chiusura forzata, ha riaperto le sue sale e il suo splendido cortile, nel cuore di Torino, con "Novecento in cortile". Si tratta di una mostra di sculture che rende omaggio a sei grandi artisti del Novecento, fra i maggiori interpreti internazionali della scultura del dopoguerra. Dall’8 luglio all’11 ottobre 2020 si possono dunque ammirare il monumentale Mercurio (anni ’80) di Arman, uno fra i massimi esponenti del nouveau réalisme; i bronzi patinati Tensione verticale (1963-64) e Sole deposto (1982) di Giò Pomodoro, testimonianze di due diversi cicli produttivi del Maestro marchigiano; la grande terracotta Cavalcata interrotta (1990) di Paolo Borghi che ben rappresenta la sua poetica di rivisitazione dell’arte classica e di indagine sul mito; il maestoso acciaio satinato Asteroide (2017) di Riccardo Cordero, in cui la forma plastica astratta è posta in dialogo con lo spazio circostante.
E ancora i due grandi bronzi di Igor Mitoraj, Icaro alato (2000) e Luci di Nara pietrificata (2014), che testimoniano la visione postmoderna dell’artista; infine Tobiolo (1999), Tartaruga con montagna (2004), Medusa (2005) e Arione con delfino (2008) di Ivan Theimer, quattro opere in bronzo di diverse dimensioni fra loro collegate da un unico denominatore: un solido impianto classico che riecheggia ai miti, dove figura umana e mondo animale giocano fra loro in simbiosi plastica per ricordarci che siamo tutti parte di un unicum.