Una mostra in onore della comunità cinese di Barge e Bagnolo
Una comunità che detiene un primato europeo, e si è inserita con grazia nel territorio. Esempio di accoglienza e integrazione, attira la curiosità di artisti e fotografi
In provincia di Cuneo vive da anni una piccola curiosità antropologica: la comunità cinese più numerosa d'Europa rispetto agli abitanti autoctoni. Secondo gli ultimi dati, su 12.502 abitanti complessivi di Barge e Bagnolo, vivono quasi mille cinesi. Vengono prevalentemente dal distretto di Wencheng, vicino nella provincia dello Zhejiang, alcuni dalla regione del Fujiang.
Il rapporto con gli italiani è rilassato e positivo: nei paesi sono visibili celebrazioni, sotto forma di monumenti e simboli, dell'amicizia fra le comunità. Attirati nella zona dalla presenza della pietra di Luserna, i cinesi di Barge per la maggior parte sono impiegati nella sua lavorazione. Apprezzati, naturalmente, per la loro resistenza anche a lunghi turni di lavoro, e le poche pretese economiche.
Da qui, il titolo della seconda mostra a loro dedicata, "La strada della pietra", al Museo di Scienze Naturali fino al 30 settembre. I fotografi Simone Perolaro e Rino Fassio si sono introdotti all'interno della comunità grazie ad una ragazza cinese che ha fatto loro da ponte, ritraendo i bambini, gli operai, le cave.