Mostra d'arte di Lattuca Rosario a Torino
Il 17 Aprile 2014 alle 18.30 la galleria Rizomi_Art Brut inaugura una personale dell'artista Rosario Lattuca.
Rosario Lattuca (1926-1999) nasce ad Aragona in Sicilia, ma trascorre gran parte della sua vita a Parma dove si trasferisce per lavorare come ebanista e restauratore di mobili. Vive una giovinezza difficile e solitaria a causa della malattia che lo rende sordomuto e delle difficoltà economiche della famiglia che lo costringono a studiare lontano da casa, in collegio. Riuscirà a riscattarsi però, coltivando una forte passione per la pittura e la scultura, ma anche per il disegno, l'incisione e l'acquaforte. La critica naif (Jakovsky, Zavattini, Margonari) lo nota per la sua originalità. Comincia un periodo felice per Lattuca che può dedicarsi alla sua arte, invitato a partecipare a mostre collettive e personali in Italia e in Europa. Tra i suoi maggiori collezionisti Mike Bongiorno. Il mondo al quale dà vita Rosario Lattuca è popolato da strani uccelli imparentati a dinosauri d'altri tempi, cavalieri e creature mostruose.
È un mondo che l'autore descrive sia coi pennelli sia con la pialla, nella tela e nel legno.
Nei lavori a tempera il tratto è nitido e i colori squillanti, quando lo sfondo è nero, la figura sembra emergere dalle tenebre. Le sue figure ricordano quelle della tradizione popolare siciliana, personaggi leggendari medievali tra pupi e carretti.
Nella lavorazione del legno procede per accumulo e giustapposizione di piccole listarelle, il risultato sono grandi sculture angolose, proprio come i profili delle sue figure dipinte.
Sono oggetti che accattivano istintivamente lo spettatore che, però, data la loro spigolosità, rischia anche di pungersi. Questa doppia pulsione, da un lato l'ingenuità e dall'altro la durezza della realtà emerge in ogni opera così che il rapporto con la fantasia non è senza problemi. Emerge un sentimento di inquietudine. Apparentemente bloccati nelle azioni e nelle emozioni, le sue figure sembrano agire nel nostro inconscio, risvegliando le contraddizioni più inaspettate.