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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Emozione alla Gam, svelata la collezione di Monet: "Pronti a ospitare anche Manet"

Tra i maggiori capolavori presenti tra le quaranta opere in arrivo dal Musée d'Orsay "La gazza", "Studio di figura en plein air: donna con parasole girata verso destra" e per la prima volta in Italia il celebre "Déjeuner sur l'herbe"

"La cultura come strumento costitutivo del processo evolutivo e dello sviluppo di una città". Sono queste le parole con cui il sindaco Piero Fassino apre ufficialmente la mostra di Monet, in programma alla Gam da domani fino al 31 gennaio. Una mostra che ripercorre il percorso evolutivo del padre dell'Impressionismo mostrando, fra le quaranta opere esposte, alcuni dei dipinti più importanti realizzati dall'artista che ha fatto della pittura en plain air il carattere distintivo del proprio pennello.

E così, passeggiando tra le stanze buie delle Gam, ci si imbatte in quei capolavori che siamo abituati a vedere solo sui libri d'arte studiati a scuola, dipinti che riconsociamo perchè parte del patrimonio di una storia che, seppur lontanta, sentiamo anche un po' nostra. Tra i dipinti di maggior interesse il famoso "Il calesse. Strada sotto la neve a Honfleur", "La gazza", "Studio di figura en plein air: donna con parasole girata verso destra" e per la prima volta in Italia il celebre "Déjeuner sur l'herbe".

(L'articolo continua dopo la gallery)

Inaugurazione mostra Monet

La mostra di Monet consolida senza dubbio la collaborazione tra la Gam, la Città di Torino e il Musée d'Orsay dal quale le opere provengono: "Si tratta della mostra di Monet più importante realizzata oltralpe - ha dichiarato il presidente della Gam Patrizia Asproni -. Ci rende fieri sapere che Torino si riconferma ancora una volta capitale della cultura". Dopo il successo della mostra dedicata a Degas nel 2012, successo acresciuto in occasione di quella di Renoir allestita proprio alla Gam nel 2013, l'arrivo di Monet rappresenta l'ennesima grande impresa operata dalla Città lungo un percorso che fa della cultura uno dei perni centrali per lo sviluppo di un agglomerato urbano: "Sono circa 100 milioni di soldi che Torino destina ogni anno alla cultura - ha affermato il sindaco Piero Fassino -. Il successo ottenuto ci consente di proseguire lungo questa strada auspicando di portare il prima possibile a Torino anche un altro grande artista come Manet". L'annuncio lascia poco spazio ai dubbi perchè pare che la città sia già al lavoro per accogliere i dipinti di un altro grande impressionista.

La mostra sarà aperta al pubblico a partire dalla giornata di domani e fino al 31 gennaio del 2016. Visto il copioso successo delle collezioni di Degas e Renoir, si attende certamente il bis.

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