"Migrant Aliens", arrivano gli alieni al Campus Einaudi
Il 25 ottobre alle 18.00 sarà inaugurata presso il Campus Luigi Einaudi l'installazione Migrant Aliens dell'artista cinese Fu Yuxiang. L'artista, uno tra i più significativi nel panorama dell'arte contemporanea cinese, nasce a Chongqing nel 1963. Si dedica con successo alla pittura ad inchiostro e alla scultura. Espone in tutto il mondo, dal Yokohama Museum of Art di Tokyo, al Metropolitan Museum of Art di New York, al Grand Palais di Parigi; ha partecipato alla Biennale di Venezia all'interno del Friendship Project in collaborazione con la Repubblica di San Marino.
Il 25 ottobre gli alieni sbarcano a Torino dopo aver riscosso un enorme successo alla Biennale di Venezia, dove erano esposti nell'ambito del Friendship Project che coinvolge la Repubblica Popolare Cinese e la Repubblica di San Marino. L'installazione, dal notevole impatto visivo, rappresenta una riflessione sul tema della migrazione, che interessa il mondo attuale a ogni latitudine, e sul concetto della diversità che a questo tema spesso si collega: l'alieno è il diverso, colui che viene da lontano e il cui mondo ci è poco noto e ci spaventa, è percepito come altro da sé ed è difficilmente accettato dalla società.
Fino all'11 novembre, 15 alieni cammineranno tra i sentieri e i giardini del Campus Einaudi, struttura di UniTo che bene rappresenta l'architettura contemporanea in città e che, con le sue linee sinuose, offre una cornice estremamente suggestiva all'opera di Fu Yuxiang. E, vagando improbabili tra i giardini, attrarranno l'attenzione degli studenti soprattutto, poiché è dei giovani la curiosità e la apertura non preconcetta al nuovo, ma è nel contempo soprattutto loro la sfida che pone lo sbarco costante nel nostro paese e in tutta Europa di “alieni” assai più simili a noi, e con i quali pure ci è così difficile un punto di incontro.
Con questo monito giocoso ma perentorio, non eludibile – anche grazie all'imponenza delle figure installate – UniTo non solo dà spazio all'arte, ma svolge pienamente il suo ruolo di protagonista nel dibattito civile e sociale che attraversa la nostra città e la nostra società nel suo complesso.