"Me l'ha detto il barbiere", incontro con Salvatore Tripodi a Più Spazioquattro
Il libro racconta la storia di Pino il barbiere e del suo negozio nel quartiere San Donato, deputato alla rasatura della barba e al taglio di capelli, ma anche ambiente ricreativo, culturale e sicuramente luogo di incontro, di socializzazione e scambio di esperienze. Raccontando la sua storia personale, l'autore narra alcune vicende tra le più significative di Borgo San Donato, della città di Torino e dell'Italia avvenute negli ultimi sessant'anni attraverso il confronto dei suoi affezionati e fedeli clienti: gli operai metalmeccanici Gargiulo e Remo, l’avvocato Garroni, il signor Mastrocola e il professore Mangon.
Tra biografia e ricostruzione di dialoghi ai quali prendono parte anche figure importanti dell'intellighenzia cittadina, Salvatore Tripodi offre - tra le tante – una vicenda emblematica dell'immigrazione meridionale, e una sorta di ricapitolazione dei temi di confronto ideale (spesso ideologico) che fecero vibrare generazioni di persone. Il libro riporta la vivezza dei momenti vissuti nel salone del barbiere, suscitati dalla lettura dei giornali; nella sua voluta semplicità dà ai più adulti l'opportunità di riconsiderare il secondo dopoguerra nella città della Fiat e ai più giovani di trovare un'originale sintesi di un cinquantennio "formidabile".