"Simbiosis", Matteo Roetto in mostra al Punto 65
La mostra ospiterà circa 25 tele a tecnica mista , che rappresentano il lavoro dell’artista dagli esordi di giovane adolescente alla ricerca di un proprio linguaggio, fino ad oggi, dove, ormai uomo, è finalmente pronto ad aprirsi al pubblico.
Matteo Roetto è nato a Pinerolo nel 1990. Incontra la pittura prima della maggiore età, e da allora, con periodi più o meno forsennati, non smette di dipingere e approfondire stili e tematiche molto differenti tra loro.
Matteo considera la pratica della pittura come uno strumento di scoperta introspettiva, uno strumento con il quale approfondire la conoscenza di sé e, di conseguenza, la conoscenza del mondo.
E così che, tra paesaggi e figure umane, segno e materia pittorica si fondono, danno origine a nuove forme, creano nuove emozioni, suggeriscono nuove prospettive, ampliano le conoscenze, coinvolgono lo spettatore .
Infine Matteo dice: “credo che la pittura non necessiti di troppe metafisiche, o perlomeno che queste siano talmente personali che la pittura – come elaborato pratico e tangibile in sé e come oggetto quindi usufruibile - deve contenerle e comunicarle da sé stessa”.