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La mappa delle Luci d'Artista a Torino: i luoghi, i nomi delle installazioni e degli artisti che le hanno ideate

Dal 27 ottobre all'8 gennaio

Le Luci d'Artista festeggiano quest'anno il 25° compleanno. Un anniversario importante per questo museo a cielo aperto che caratterizza Torino per tutto il periodo invernale e festivo. L’inaugurazione e l'accensione delle installazioni sarà oggi, mercoledì 27 ottobre, a partire dalle 18.00 in piazza Polonia, davanti all' ospedale Sant’Anna, di fronte all’opera ‘Io, sono nato qui.’ di Renato Leotta. Dopodiché si proseguirà alle ore 19.00 in piazza Cavour con l’accensione di ‘Azzurrogiallo’, il nuovo lavoro di Giorgio Griffa e di tutte le altre Luci. Alle 20.00, infine, il pubblico è invitato a raggiungere piazza della Repubblica per scoprire ‘…?...’ di Grazia Toderi. Le installazioni resteranno illuminate fino all'8 gennaio. 

La mappa delle 23 Luci in Città

Può capitare però, in giro per la città, di trovarsi davanti a un'installazione e non conoscerne nè il nome e nè l'artista che l'ha ideata. A seguire, partendo da piazza Carignano, un elenco utile delle 23 opere (più le 3 nuove) per soddisfare qualche curiosità in più. 

  • Cosmometrie di Mario Airò in piazza Carignano, schemi simbolici e geometrici proiettati sulla pavimentazione urbana 
  • Vele di Natale di Vasco Are in piazza Foroni, zona mercato rionale (Circoscrizione 6);
  • Ancora una volta realizzata con materiali ecosostenibili e fonti luminose a basso consumo energetico dall'artista piemontese Valerio Berruti nella Galleria Subalpina;
  • Volo su… di Francesco Casorati, un filo rosso in flex-neon sostenuto da sagome geometriche di uccelli fiabeschi nell’area pedonale di via Di Nanni (Circoscrizione 3);
  • Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime di Nicola De Maria, lampioni tramutati in fiori luminosi in piazza Carlina;
  • L’energia che unisce si espande nel blu di Marco Gastini, un intrigo di simboli e segni grafici di colore blu e rosso che si incontrano sul soffitto nella Galleria Umberto I;
  • Planetario di Carmelo Giammello, in via Roma: 14 costellazioni disegnate con neon fluorescenti, globi e punti luminosi, secondo lo schema di una mappa astronomica che, tra fedeltà scientifica e invenzione creativa, annulla la distanza fisica che intercorre tra l’uomo e le stelle;
  • Migrazione (Climate Change) di Piero Gilardi, in Galleria San Federico: 12 sagome di pellicani applicate a una rete sospesa verticalmente che si illuminano e si spengono gradualmente, seguendo un algoritmo di controllo;
  • Le panchine Illuminated Benches di Jeppe Hein in piazza Risorgimento (Circoscrizione 4);
  • Piccoli spiriti blu di Rebecca Horn al Monte dei Cappuccini (Circoscrizione 8);
  • Cultura=Capitale di Alfredo Jaar in piazza Carlo Alberto, un’equazione luminosa cultura=capitale che è un invito a pensare alla creatività e al sapere condivisi da tutti i cittadini come al vero patrimonio di un Paese;
  • Doppio Passaggio (Torino) di Joseph Kosuth sul ponte Vittorio Emanuele I, due brani tratti dai testi di Friedrich Nietzsche e Italo Calvino;
  • Luì e l’arte di andare nel bosco di Luigi Mainolfi, la narrazione di una fiaba che si estende come una sequenza di frasi luminose in via Carlo Alberto;
  • Il volo dei numeri di Mario Merz sulla cupola della Mole Antonelliana, segnale luminoso dato dal valore simbolico della sequenza della serie di Fibonacci dove ogni numero è la somma dei due precedenti;
  • Concerto di parole di Mario Molinari in piazza Polonia (Circoscrizione 8);
  • Vento solare di Luigi Nervo in piazzetta Mollino, una grande sagoma luminosa legata alla cosmologia fantastica;
  • L’amore non fa rumore di Luca Pannoli ai Murazzi del Po;
  • Palomar di Giulio Paolini in via Po, un antico atlante astronomico costellato da pianeti inscritti in forme geometriche che culmina nel profilo di un acrobata in equilibrio su un cerchio;
  • Amare le differenze di Michelangelo Pistoletto in piazza della Repubblica – facciata del mercato coperto Antica Tettoia dell’Orologio (Circoscrizione 7);
  • My Noon del tedesco Tobias Rehberger, in piazza Bodoni un grande orologio luminoso che scandisce le ore in formato binario;
  • Ice Cream Light, in piazza Livio Bianco (Circoscrizione 2), della berlinese di adozione Vanessa Safavi ;
  • Noi di Luigi Stoisa, in via Garibaldi: figure rosse che si intrecciano;
  • Luce Fontana Ruota di Gilberto Zorio, in corso Unità d’Italia (Circoscrizione 8): una stella rotante che evoca un mulino collocata nel laghetto di Italia ’61 che quest’anno si accenderà dall’8 dicembre.

Le tre nuove installazioni di quest'anno

  • ‘Azzurrogiallo’ di Giorgio Griffa, nei Giardini di piazza Cavour ed è realizzata nell’ambito del progetto ‘дети - Bambini’ di Cultura Italiae. Si tratta di un’installazione sospesa che appare come un flusso di energia luminosa composta da miriadi di luci dalle sfumature blu, viola, verde e giallo. L’opera si integra con la natura circostante, abbraccia spazi vuoti e presenze arboree e si snoda come sospesa tra terra e cielo, accanto alla scuola Niccolò Tommaseo, tra le prime istituite a Torino, nel 1877. Il passaggio coperto dalle luminarie evoca la ‘Notte stellata’ di van Gogh, come in altri suoi cicli pittorici in cui la ricerca analitica sul segno si carica di rimandi ai grandi maestri dell’arte di ogni tempo.
  • 'Io, sono nato qui' di Renato Leotta, in piazza Polonia, sul tetto dell'Ospedale Sant'anna. Fa sempre parte del progetto “дети - Bambini” di Cultura Italiae e si tratta di un’installazione luminosa regolata dalla luna. L’opera ha il carattere di una poesia ermetica. È una luce viva e sensibile ai cambiamenti di energia che governano i sentimenti e la vita di chiunque, a partire dall’artista stesso che sceglie di condividere i propri stati d’animo con chi passa e la osserva, in un dialogo ideale. La luminosità potrà infatti essere modificata da remoto. 
  • ‘...?...’ è invece l'installazione visibile in piazza della Repubblica, sulla Cupola della Basilica Mauriziana. Un grande punto interrogativo, segno comprensibile in ogni lingua, animato da una luce scintillante. È l’opera di Grazia Toderi realizzata grazie al contributo di Il Mercato Centrale Torino. Non è un interrogativo immobile, ma si rinnova a ogni sguardo. Rivolta verso la piazza e il mercato, verso la città e ognuno di noi, si staglia nella notte invitandoci a mantenere un ‘dubbio luminoso’. Grazia Toderi è una delle artiste più rappresentative delle ricerche avviate in Italia negli anni '90 e focalizzate sull'immagine. Lavora con disegno, luce, fotografia e video. Ha esposto in importanti musei e ottenuto riconoscimenti a livello internazionale, tra cui il Leone d’Oro della Biennale di Venezia nel 1999.

La dedica a Fiorenzo Alfieri

Il progetto di Luci d'Artista, nato nel 1998 per volontà della Città di Torino, è stato pioniere di un percorso espositivo d’arte contemporanea totalmente innovativo che ha coinvolto decine di artisti di fama internazionale italiani e stranieri chiamati a interpretare la luce. Le luci d’artista nascono come inedite luminarie per celebrare le feste natalizie e da subito diventano oggetto di un obiettivo ambizioso: creare una collezione pubblica di installazioni d’arte contemporanea, espressione di ‘una cultura alta capace di comunicare con tutti’, come affermava Fiorenzo Alfieri, allora assessore alla Cultura, che ne era stato il visionario ideatore. A lui è dedicata questa venticinquesima edizione, per la quale la Città di Torino ha voluto realizzare tre nuove opere, create da Giorgio Griffa, Renato Leotta e Grazia Toderi grazie all’aiuto di preziosi partner e alla generosità degli artisti.

Luci e sostenibilità

Il museo a cielo aperto di Luci d'Artista quest’anno subirà una riduzione negli orari. Infatti la Città, che negli anni ha avuto una particolare attenzione alla sostenibilità della manifestazione facendo sempre più uso di sistemi innovativi e luci a led a basso impatto, nella 25^ edizione si impegnerà con maggiore sensibilità anche sul tema dei consumi. Per cui dalla domenica al giovedì le installazioni si spegneranno alle 22. Il venerdì e il sabato alle 24, orario che sarà mantenuto nel periodo di Natale e Capodanno, dal 19 dicembre al 2 gennaio 2023.

Luci d'Artista dal 2018 propone inoltre il progetto educativo-culturale Incontri illuminanti con l’Arte Contemporanea, public program che intende valorizzazione le opere luminose del ‘Museo a cielo aperto’ attraverso la promozione di progetti educativi e formativi che avvicinano ai linguaggi dell’arte contemporanea.

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