“Lorenzo Mattotti. Ghirlanda e altri mondi”, la mostra a Ivrea
“Lorenzo Mattotti. Ghirlanda e altri mondi” è la mostra ospitata al Museo Civico Garda di Ivrea dal 3 giugno al 9 dicembre 2017. Disegnatore, pittore, illustratore, viaggiatore e molto altro ancora, Lorenzo Mattotti trasporta spesso il visitatore in mondi eclettici e surreali. Le prime due sezioni dell’esposizione eporediese sono incentrate su classici della letteratura italiana: L’Orlando Furioso e Pinocchio. I personaggi e le imprese dei valorosi cavalieri dell’immaginario ariostesco emergono graffianti in un turbinio di immagini per restituirci il personaggio di Orlando reinterpretato in chiave contemporanea.
Qui gli inchiostri di Mattotti sono il frutto della sua personale ricerca e tale interiorità è percepibile nel segno cupo dei caratteristici neri e seppia: si delinea così una discesa nel buio della mente del protagonista, ottenebrata dalla follia, e in paesaggi enigmatici che sfidano il lettore a decifrarli.
Con Pinocchio, icona saldamente radicata nel nostro immaginario, Mattotti ha instaurato un dialogo pressoché ossessivo. Nel mutante per eccellenza l’artista trova una sfida per la sua opera in perenne trasformazione, per il suo sguardo attento a cogliere il momento di passaggio in cui una forma è sospesa tra ciò che era e ciò che sarà.
Dal mondo di Pinocchio la mostra si addentrare in quello fantastico del Mistero delle Antiche Creature: il Gatto Falena, i Pesci Cervo, il Trillo Albino, l’Airone Lepre, la Piuma della Notte - affascinanti creature che rivivono in una sorta di gioco di specchi, un bestiario che prende vita in vibranti pastelli - sono ritratti nei propri habitat naturali, o meglio surreali.
Conclude la mostra Ghirlanda, la sezione dedicata all’ultimo sforzo creativo di Mattotti durato ben dieci, in cui i disegni in bianco e nero si uniscono ai testi di Jerry Kramsky. Le immagini a china, morbide e suggestive, ci portano alla scoperta di un mondo fantastico abitato da creature meravigliose, tra cui il pacifico popolo dei Ghir, regalandoci un universo allegorico in cui ha ritrovato l’antico piacere di disegnare.