Il FolkClub riparte con i Linguamadre
Ecco finalmente il primo concerto del FolkClub, al FolkClub, dopo quasi sette mesi. Per inaugurare la trentatreesima stagione di concerti nel piccolo club di Via Perrone si recupera venerdì 9 ottobre alle 21.30 uno dei concerti annullati a causa dell'emergenza sanitaria. Paolo Lucà - direttore artistico del FolkClub - teneva particolarmente a ospitare questa produzione originale che vede impegnati sul palco i Linguamadre, ovvero Elsa Martin al canto, Davide Ambrogio alla chitarra, zampogna, lyra, percussioni e canto, Nicola Bottasso al violino e tromba e Simone Bottasso all’organetto e flauto.
Tutto parte dal Canzoniere Italiano, pubblicato da Garzanti nel 1955, una raccolta di poesie e canzoni popolari curata da Pier Paolo Pasolini. Era la prima volta che la cultura alta si interessava alla poesia popolare e il volume, attraverso un lungo viaggio da regione e regione, aveva lo scopo di far conoscere uno scenario lirico molto complesso e interessante. Pasolini, uno dei più originali intellettuali del secolo scorso, aveva raccolto nella sua opera le vilote venete e friulane, i canti piemontesi, le canzune abruzzesi, gli strambotti, le ninne nanne, i mutos sardi e le canzoni fasciste e partigiane. Il Canzoniere Italiano ha rappresentato negli anni un volume imperdibile per comprendere le nostre radici regionali e per la valutare la vastità della nostra cultura nata su un territorio chiamato Italia.
Questo è il presupposto storico e letterario da sono partiti i Linguamadre, su suggerimento del giornalista Enrico de Angelis, per dare voce a queste liriche e realizzare i nove brani che compongono fra gli altri la scaletta del concerto di venerdì 9 ottobre e il disco Il canzoniere di Pasolini. Dal vivo l’amalgama dei suoni curata dai fratelli Bottasso da Cuneo e dalla genialità del calabrese Davide Ambrogio farà risaltare la bravura di Elsa Martin, eccellente interprete friulana in un percorso attraverso la poesia popolare e le sue molte lingue, proprio quando in Italia si avviava la lenta erosione del dialetto come "lingua madre". Il progetto, nato nell'estate del 2019 dai festival Premio Loano, Premio Parodi e Mare e Miniere arriva finalmente sul palco del FolkClub. Il concerto sarà anche il primo trasmesso in streaming a pagamento, in un esperimento di fruizione ibrida con parte del pubblico presente in sala e parte on line.