Le paure di Maupassant al Piccolo Teatro Comico
Le paure di Maupassant è lo spettacolo in scena al Piccolo Teatro Comico di Torino sabato 25 giugno. Percorriamo una costante perplessità; un'aporia che non si vuole svelare all'uomo nella maniera più semplice quale è la vita. Non dovrebbe toccarci questo aspetto, eppure, ci si palesa davanti ad ogni domanda. Si vivacchia nell'attesa. Si ha il timore dell'atto e dell'azione, costantemente, senza un vero e proprio senso, se non per causa della fonte stessa: la paura.
Di cosa? Di quello che potrebbe segnarci? Di quello che non si ha ancora sotto controllo? O dell'ignoto che vi è dietro l'angolo della strada? Non abbiamo bisogno di tutto questo. Ci siamo dimenticati di essere umani! Il desiderio ci induce a stiparci in una bolla acida e incontrollabile del futuro che non si ha in mano. Le visioni del domani svaniscono sotto la morsa del contrappasso. La società, che da anni ci rema contro e ci incastra nella catena di montaggio, non pone tregua alle nostre aspettative: le annienta ancor prima di presentarcele modifandole spudoratamente in qualcosa di negativo; parrebbe perfino divertirsi con in nostri sentimenti e con le nostre emozioni. Questa, non si può più chiamare "vita".
Il poeta Maupassant, tenta spietatamente di spiegarci come il pensiero, abbracciato alla paura, comporti un disastro sociale, figurandosi il più delle volte come "altra realtà"; un tormento incessante e brutalmente sbagliato. Occorre smettere di guardare all'indietro, dallo specchietto retrovisiore, e focalizzarsi sulla strada da proseguire, altrimenti il rischio è quello di uscire fuori strada. Alessandro Persichella si immergerà negli estratti espressi dallo scrittore, passando attraverso i pensieri di P. Lafargue e Leopardi, sino allo scontro della macchina desiderata da Marinetti; ribadendo ancora una volta che "non si ha veramente paura se non di ciò che non si capisce".
Basta con il dubbio, basta con l'opinione pubblica e basta con la mendacità. Questo studio sulla macchina divenuta robot e saldata alla natura, vuole essere un patto verso l'annientamento della strategia sociale che ci viene costantemente inculcata appena si ha raggiunto l'età "matura". Svincolarsi dal gregge, dai canoni pre-scritti dall'ignoto, potrebbe presentarci la vita visibile e vivibile al tempo stesso.
Dagli scritti di Guy de Maupassant: passanto tra P. Lafargue e Leopardi sino a Marinetti.
Adattamento e Regia di Alessandro Persichella
Aiuto regia Chiara Biancardi
Con Alessandro Persichella
Scene Federico Bregolato
Luci Matteo Balma
Booking e management Ribes Eventi.