Le Ostriche al Molo di Lilith
Teatro... ovvero l’attesa della famiglia Meravigliàti. Di e con Giorgio Bertolusso, Massimo Deodato, Luca Giacomini.
Angelo, Nando e Lino Meravigliàti sono tre fratelli che vivono insieme nella casa di famiglia. La madre è morta e il padre se ne è andato molti anni prima. Sono chiusi in quella casa da così tanto tempo che hanno addirittura una loro lingua, un misto di dialetti e parole che non esistono se non tra le quattro mura domestiche. Tre uomini prigionieri di un mondo ripetitivo e sempre uguale a se stesso.
La notizia dell’arrivo di uno Straniero mette in moto una serie di preparativi, che generano numerosi siparietti tragicomici e battibecchi di un nucleo familiare ormai deteriorato. Ma in realtà tutto rimane immobile: ogni azione non porta a nessun risultato visibile. Personaggi ironici e tragici, freddi e nevrotici, ognuno con la propria psicotica ossessione, dalla pulizia maniacale di Lino alla incapacità di cambiare di Nando.
La famiglia sente ostile la società che gli sta intorno ma finisce per incarnarne i valori più deteriori, incoraggiando la diffidenza, l’ostilità nei confronti degli altri, il cinismo e la paura. Questa metafora si può estendere fino ai confini di patria, sia essa l’Italia o altra, dove il rischio di avere solo una comunità di individui e non una vera nazione porta a una costante lotta degli uni contro gli altri.
Per precarietà, incertezza, diffidenza, paura. Per mancanza di comuni aspirazioni. Una lotta che ci fa scoprire stranieri anche chi vive con noi, sotto lo stesso tetto.
Presidio di resistenza enogastronomica. Ingresso libero riservato ai soci Arci.