"Le forme dell'attesa", mostra allo Spazio Don Chisciotte
Gli artisti Patricia Fraser Silva (Portorico, 1969), Angelo Iodice (Barletta, 1980), Ben Livne Weitzman (Gerusalemme, 1990), Stefan Nestoroski (Struga, 1989), Ilia Yefimovich (Mosca, 1988) sono stati selezionati dalla Fondazione Bottari Lattes e da Areacreativa42 tra i vincitori e finalisti dell’Art Prize CBM 2017/2018 (artprizecbm.com). Art Prize CBM è il Premio internazionale organizzato da Areacreativa42 dal 2001, dedicato al pittore piemontese Carlo Bonatto Minella (1885 - 1878), allievo virtuoso dell’Accademia Albertina di Torino, scomparso giovanissimo. Alla sua quarta edizione, il Premio ha visto la partecipazione di artisti da oltre quaranta Paesi, per le sezioni Under 30 e Over 30.
A Torino i cinque artisti portano opere inedite, mai esposte prima in città. Una ventina di lavori realizzati nel 2016 e 2017 che indagano sotto vari aspetti il tema dell’Attesa, tema a cui era dedicata anche la IV edizione del Premio, prendendo spunto da un’opera dello stesso Carlo Bonatto Minella, la Donna ebrea, realizzata nel 1877 e conservata alla Galleria d'Arte Moderna di Torino.
Il mondo corre sempre più veloce. L’attesa altro non è che l’altra faccia della fretta, dell’improrogabilità, dell’ansia di concludere un progetto o un’azione. Oggi tutto viene fatto nella fretta, nell’agitazione. Condizione transitoria, stato mentale di sospensione, legato alla gioia o all’angoscia, l’attesa si nutre dell’incertezza. Ma è nell’attesa stessa che meditiamo, valutiamo possibilità, imbastiamo i semi del futuro, ci prepariamo per l’avvenire. In Leopardi l’intensità emotiva di questa dimensione trova rappresentazione nel canto Il sabato del villaggio. Per Freud l’attesa “possiede un carattere di indeterminatezza e di mancanza d’oggetto”. Mentre Seneca rammentava che “il più grande ostacolo al vivere è l’attesa che dipende dal domani, ma perde l’oggi”.
L’impalpabilità di questa condizione psicologica viene affrontata con stili e tecniche diverse dai cinque artisti in mostra e sfocia in espressioni inaspettate:
Patricia Fraser Silva (San Juan, Porto Rico, 1969), ha vissuto negli Stati Uniti e ora si è trasferita a Milano. Le sue opere riflettono sullo spazio dei luoghi e dei non luoghi e sulle relazioni tra uomo e ambiente, in sospensione tra il reale e la memoria.
Angelo Iodice (Barletta, Italia, 1980), vive ad Ancona. È un chimico con una visione “fotografica” della vita. Usa la fotografia per trasformare una percezione o un’idea sfocata in una concreta esperienza.
Ben Livne Weitzman (Gerusalemme, Israele, 1990), vive a Berlino. Attraverso video, fotografia, suono e installazioni analizza la dimensione del momento, inteso soprattutto come tempo dell’incontro e tempo di mezzo.
Stefan Nestoroski (Struga, Macedonia, 1989), vincitore della sezione Video art, vive e lavora a Roma. Con installazioni di svariati materiali e video indaga in particolare il rapporto tra realtà e finzione.
Ilia Yefimovich (Mosca, Russia, 1988), vive in Israele, con la cittadinanza sia russa sia israeliana. Nel 2011 ha terminato gli studi presso la Minshar for art, Tel Aviv, Israele. È fotografo per “The Archive Magazine”.
La giuria internazionale dell’Art Prize CBM 2017/2018 coinvolge esponenti del mondo dell’arte contemporanea a livello internazionale. È guidata da Karin Reisovà, presidente di Areacreativa42 e da Antonio D’Amico, storico dell'arte e critico. Inoltre è composta da: Sarah Monk (direttrice della London Art Fair – Londra), Blanca Soto (direttrice della Galería Blanca Soto – Madrid), Alberto Mattia Martini (curatore e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Brescia), Federico Pazzagli (direttore finanziario di Exibart – Roma) e Pavel Kubesa (curatore e direttore del Centro Sperimentale NOD – Praga).