"Coree, Corea. Il sogno di un musicista", omaggio a Isang Yun al MEF
Un sogno, a lunghi tratti un incubo. Per Isang Yun, maggior compositore coreano del Novecento, il desiderio di vedere unite le due Coree, quella del nord e del sud, in un'unica grande nazione è il tormento di una vita. L'amore profondo per le sue radici, evidenziato nell'ispirazione alla tradizione popolare coreana, e nel contempo un interesse verso la cultura musicale occidentale, fanno di Coree, Corea, Il sogno di un musicista, una punta di diamante di EstOvest 2016, festival di musica d'oggi che si spinge sulla cartina geografica "Così lontano" a esplorare territori sempre più distanti e forestieri, alla ricerca di linguaggi musicali sconosciuti.
Isan Yung e i suoi lavori cameristici saranno oggetto di divulgazione nei due concerti previsti sabato 26 novembre a Torino, presso il Museo Ettore Fico di Torino, e e domenica 27 in collaborazione con l'Accademia di musica di Pinerolo nell''ambito della sua stagione concertistica. Nel primo saranno sulla scena un quintetto d'archi e un oboe.
Nel secondo, con oboe e contrabbasso, un violino e un violoncello. Due organici diversi per esprimere lo stesso suono così distintivo delle composizioni di Yun. Verranno eseguite Piri, per oboe solo, Glissées, per violoncello solo, Ost West Miniaturen, per oboe e violoncello Tapis, per quintetto d'archi e Together, per violino e contrabbasso.
Quello che uscirà dall'impasto degli strumenti non sarà qualcosa di "esotico", ma un suono "nuovo", elegante, teatrale, lucido, liquido e pungente a un tempo. È il suono del compositore che l'ha creato, ne rappresenta la personalità. L'oboe di Omar Zoboli, uno dei massimi interpreti dello strumento a livello mondiale, e gli archi dello Xenia Ensemble, formato da un'équipe di musicisti d'eccezione, insieme al formidabile contrabbassista ospite Alberto Bocini, diventeranno personaggi stralunati e immaginifici di un'azione musicale incantata. Il sogno di unire le due Coree non si avvererà, ma Isang Yun è oggi nel suo paese una sorta di leggenda nazionale che anche in Europa comincia ad essere riconosciuta.