"Io vergine, tu pesci?", Giuseppe Sorgi al Q77
Parlare d’amore senza buonismi, coniugando l’astrologia col teatro e col sorriso. Chi vuol sentirsi raccontare attraverso i segni zodiacali il peggio del proprio carattere e delle proprie tanto accorate quanto nefaste scelte sentimentali? Il gioco si fa piccante e poco romantico. Decisamente sconsigliato a permalosi e casi di sindrome da crocerossina. In scena dodici segni come dodici tipi umani o dodici comiche, spietate maschere.
Giuseppe Sorgi mette in scena una guida pratica per affrontare e conoscere colui o colei che ci fa tanto palpitare il cuore o che il cuore lo essicca. Senza tralasciare noi stessi, però. E i nostri moventi.
Perché abbiamo posato gli occhi su quella persona? Stiamo sperimentando finalmente un nuovo modo di affrontare una storia? Oppure riproponiamo per l'ennesima volta gli stessi, disastrosi, schemi amorosi di sempre?
Un esperimento folle quello di "Io Vergine, tu Pesci?", eppure gradito vista la quantità di repliche. Lo spettacolo infatti si avvia infatti al terzo anno di repliche a Roma, Milano e Torino con un totale, ad oggi, di oltre 10.000 spettatori.