Incontro con Monica Dogliani, coautrice de “La contabilità del diavolo”
In un periodo di crisi c’è chi si mette in gioco e tira fuori il coraggio per farlo. Questo è il caso di una neo casa editrice torinese: Montauk Edizioni.
La prima uscita editoriale della Montauk è programmata per la fine di gennaio e si intitola "La contabilità del diavolo". Scritto da Monica Dogliani e Andrea Ronchetti, il libro racconta degli ultimi mesi di funzionamento del campo di Auschwitz-Birkenau, durante la Seconda guerra mondiale e i successivi anni, ripercorrendo la famigerata Via dei Ratti, fino al 1955.
Abbiamo l’occasione di rivolgere alcune domande a Monica Dogliani.
Cosa vi ha spinti a scrivere un romanzo storico ambientato in un periodo della storia contemporanea, colmo di dolore?
Avevamo una passione per la storia che si è concretizzata senza rifletterci troppo su. La scrittura per me, come lo fu per Andrea fino agli ultimi giorni, è soprattutto anima e libertà. La Seconda guerra mondiale non è solo “dolore”. Abbiamo l’abitudine di immagazzinare date e disgrazie. Anche se siamo rimasti aderenti alla cronologia del Lager con tutte le sue deformità umane e sociali, abbiamo comunque lasciato largo spazio alla speranza e alla rinascita, dove quel dolore diventa il carburante per la determinazione e la progettualità. Ricordare il passato è sempre utile. Ci rammenta chi siamo e che la violenza fa parte della biologia umana di qualsiasi epoca. Basta cambiare il nome del destinatario della persecuzione e il passato diventa presente.
A chi viene proposto questo romanzo e perché?
Questo romanzo nacque nel 2008 di pancia e non di testa, quindi senza pensare a un possibile destinatario. Non in senso di età. Se io immagino il mio lettore ipotetico vedo qualcuno che sappia aprire la porta delle emozioni senza negare lacrime e rabbia. Senza dimenticarsi di sorridere e di intenerirsi. Se poi ha diciassette anni o novantadue, be’ poco importa. Però se i giovani si appassionassero ai nostri personaggi, sarebbe sicuramente una bella conquista.
Quali sono i prossimi appuntamenti?
A Torino la presentazione si terrà presso Cascina Roccafranca il 4 febbraio, in occasione alla rassegna riferita alla Giornata della Memoria, ma gli appuntamenti in calendario iniziano già il 23 gennaio a Bardonecchia, per continuare in altri luoghi della regione e oltre, anche in ambito scolastico.
Allora appuntamento, alla presentazione, torinese il 4 febbraio alle ore 21.00 presso la Cascina Roccafranca in via Rubino 45.