"Cina: l'impero celeste", incontro alla Gam
Cina: due sillabe, quattro lettere, due consonanti e due vocali che concentrano un quinto degli uomini e donne del pianeta. La Cina: così vasta, popolata, complicata e diversa dalla civiltà occidentale ci dà la possibilità di appagare il grande desiderio di scoprire un Paese che ha un magnifico ed illustre passato. Qui la scienza, la tecnica e grandi filosofie religiose millenarie hanno lasciato tesori d’arte sia maestosi che modesti, ma sempre e in ogni caso sublimi.
Sul pavimento d’accesso alla Grande Pagoda di Xi’an, il vecchio scrive una poesia con un grande pennello intinto nell’acqua.
Con un tempismo straordinario, calcolato, le prime parole cominciano a scomparire, assorbite dalla pietra scaldata dal sole, prima che sia terminata l’ultima strofa. Secondo lui le poesie andrebbero recitate, non scritte, perché devono lasciare traccia solo nell’animo di chi le ascolti. Lui però è muto e, non potendole declamare, le sparge sulla pietra, certo che subito spariscano per restare impresse solo tra gli anfratti emotivi di chi le legga.
La Cina è temuta come “pericolo giallo” o acclamata quale grande occasione del capitalismo globale, mettendo così in ombra che è il secondo paese al mondo dopo l’Italia per siti Unesco, e ignorando che è anche il luogo dove un vecchio scrive ancora poesie con l’acqua.
Presenta la serata, in programma presso la sala conferenze della Gam il 25 gennaio, Angelica Pastorella, esperta Kel 12. Ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti, gradita la conferma:kel12.torino@kel12.com; 0112478166.