"Il settimo continente", spettacolo al Parco Villa Venchi di Cumiana
In occasione della giornata mondiale dell'ambiente, il 6 giugno alle 21 va in scena, per la stagione Live Show Cumiana, nella location all'aperto Parco Villa Venchi, "Il settimo continente".
Di e con: Alberto Ierardi, Giorgio Vierda e Luca Oldani
Compagnia: La Ribalta Teatro.
“Il Settimo continente” è un’indagine sul rapporto tra l’uomo e la plastica, che parte dal legame che ha unito questo materiale allo sviluppo della società contemporanea e alle abitudini quotidiane della collettività e degli individui.
Tutto d’un tratto siamo costretti a far scomparire quell’ammasso gigantesco di roba, che papà e mamma si sono dimenticati in “giardino” e che adesso a poco a poco ci impedisce di uscir di casa. Ecco come nasce l’umanità che viene tratteggiata nello spettacolo: è come un pagliaccio che esce da casa e si trova di fronte una montagna di immondizia, non sa come, non ricorda il perché, ma sa che tutto deve sparire.
Tra goffi tentativi, belle speranze e improbabili soluzioni, si consuma la disperata impresa di compiere “la magia”, quella di far scomparire tutto quanto. Lo spettacolo è diviso in quattro “magie”, quattro punti irrisolti nel rapporto tra essere umano e plastica, che i tre attori protagonisti tentano di capire e di risolvere improvvisandosi maghi.
Nel primo episodio li troviamo alle prese con la sfida di far scomparire una bottiglia, nel secondo li vediamo nascondere cartine di caramelle sotto il cuscino, nel terzo tentare disperatamente di capire cosa sia l’economia circolare e infine, nel quarto, perdersi in mezzo al mare a galleggiare come gli oggetti che abbiamo dimenticato, nel tentativo di ricordarseli tutti, uno per uno.
Com’è possibile ricordare di nuovo tutto, tutto ciò che è stato buttato?
Da sempre siamo abituati a dimenticare. Tutto ciò che abbiamo smesso di amare, ciò che non ci serve più lo abbiamo sempre scartato, allontanato da noi, e infine dimenticato.
Il codice che caratterizza il lavoro è di stile comico surrealista unito alla clownerie teatrale. Niente di più comico di una situazione tragica perché è proprio in una tragica circostanza che l’essere umano si trasforma in quel pagliaccio capace di mostrare la tragicomica inettitudine che abbiamo di fronte alle sfide della nostra epoca. L’ironia ci avvicina al materiale, ci aiuta a non vedere la plastica come elemento nocivo e danneggiante, ma come un qualcosa che abbiamo amato, di cui ci siamo serviti e che tuttora merita attenzione.
La scenografia, che rappresenta il Pacific Trash Vortex, è composta esclusivamente da materiale plastico. Il materiale selezionato, raccolto dalla spazzatura, è stato lavato e successivamente agglomerato nella sua forma attuale. Anche i costumi saranno realizzati al 100% con materiale plastico.
Info e prenotazioni: +39 370 3259263; info@mulinoadarte.com