Antonio Mascia, la mostra: il "Cartoliniere al Campidoglio"
Il Museo d’Arte Urbana, presso la sua Galleria di via Rocciamelone 7/C, propone frequentemente personali degli artisti, tutti di elevata professionalità, che hanno arricchito le strade di Borgo Campidoglio, ma anche di altre zone di Torino, con le loro opere murali. Ora è il turno di Antonio Mascia, autore di due importanti installazioni parietali. L’”Ulanodonte”, in via Fabrizi 15, opera sotto teca della “Galleria Campidoglio”, e “Campidoglius” del 2001, murale di grande impatto visivo tra i più apprezzati e fotografati del MAU, che a breve sarà oggetto di un radicale restauro con lieve variazione dell’immagine base.
Antonio Mascia è un ironico giocoliere dell’immagine. Da sempre l’artista persegue una sua personalissima inclinazione nella narrazione di un universo fantastico, dove figure umane convivono con un bestiario zoomorfo sia reale che immaginario. Il segno grafico si declina sia con l’incisione, tramite l’acquaforte a punta secca, che realizzando disegni multicolori con la penna a biro, tramite un paziente lavoro di sovrapposizioni lineari. La sua fertile vena lo porta a spaziare nella realizzazione di cartoline, in cui è un maestro riconosciuto, disegni, ma anche sculture e installazioni spesso ispirate alle rievocazioni d’epoca, di cui è assiduo cultore.
La mostra presso la Galleria del MAU si focalizza su uno dei temi portanti della sua creatività e della sua poetica, quello inerente uno strumento un tempo usato abitualmente per comunicazioni e saluti, ed attualmente divenuto oggetto da collezione come la cartolina.
“Cartoliniere al Campidoglio” all’interno della Galleria del MAU, è una originale proposta che coinvolge l’immaginario dispiegato nel formato cartolina anziché sui muri o in teche urbane, creato da una figura unica nel panorama artistico e culturale italiano, il Cartoliniere. La sua opera ha origine nel decennio ottanta del Novecento ed è mirata a valorizzare una forma d’arte popolare ma in disuso, densa di rimandi relazionali e simbolici, letterari e iconici, che è la cartolina postale. L’esposizione di cartoline disegnate in originale, indicata nel presente progetto, naturalmente spedite, timbrate e recapitate, ripercorre l’approfondito lavoro del Cartoliniere con circa 300 opere originali tra le quali emergono alcune dedicate espressamente a Torino e al Borgo Campidoglio. Nell’esposizione sono raccolte tutte le cartoline realizzate per l’evento con il corredo di un apposito annullo postale ideato per l’occasione dal Cartoliniere e accompagnato da una originale cartolina invito e un manifesto.
Uno speciale corredo espositivo particolarmente gradito da tutti coloro che sono filatelici o semplici collezionisti e appassionati delle cartoline postali. Nelle ore che precedono e accompagnano l’inaugurazione dell’esposizione, il pubblico è accolto da una vera e propria “postazione da campo” organizzata da Poste Italiane all’interno della quale si svolgono le procedure ufficiali di annullo con il timbro della mostra sulle cartoline invito. Una preziosa “cassetta postale da viaggio” sarà a disposizione nella giornata inaugurale. Saranno anche messe in vendita decine di cartoline (editate in questi anni )che saranno ben visibili sull’inconfondibile raccoglitore espositivo.
Il titolo della mostra
Il titolo della mostra, come spesso accade nel lungo percorso creativo del Cartoliniere Antonio Mascia, è un calembour oltre che una simpatica allusione ironicamente proposta. Il nome del quartiere torinese all’interno del quale è situato il MAU, ha il medesimo nome del celebre colle su cui venne fondata Roma ed è anche la sede di rappresentanza del Comune della Città Eterna. Siglando il titolo con questo doppio senso e significato, il Cartoliniere suggerisce una distopia spazio-temporale in grado di abbracciare epoche storiche diverse e anche scenari del tutto differenti ma accomunati dallo sguardo interpretativo dell’artista. Opere in formato cartolina appositamente ideate, create, viaggiate, timbrate per l’occasione espositiva a Torino.
L'annullo
Il timbro ideato per l’evento, realizzato grazie all’Associazione Filatelica Numismatica Carovillese, si intitola “Oca di Guardia” ed è chiaramente allusivo alla leggenda delle Oche del Campidoglio: queste avrebbero allertato i Romani del colpo di mano dei Galli di Brenno ai danni della collina del Campidoglio.
Le cartoline
Due le cartoline dal titolo “Galla Bironte”sono state create appositamente per la mostra: una nuotatrice armata( è una Galla? Viene aggalla? Galla di nome?)attacca ,si difende o è semplicemente disegnata da Bironte (Caronte o un portatore di penne a sfera, un romano?)il riferimento è anche quello al murale ‘Campiodoglius’ della collezione del MAU.