"Ice Blue", la Filarmonica di Torino in streaming
Martedì 2 marzo alle 21, è in programma "Ice Blue", il terzo appuntamento in streaming sul canale YouTube di Oft, della stagione Colors2021 dell'Orchestra Filarmonica di Torino. La purezza dell'acqua e del ghiaccio ci accompagna in quest'ultimo scorcio di inverno per il terzo appuntamento della Stagione Colors: in Ice Blue, che verrà proposto in streaming gratuito martedì 2 marzo alle ore 21 sul canale YouTube di OFT, il direttore Giampaolo Pretto porterà il pubblico a scoprire il Concerto in mi bemolle Dumbarton Oaks di Stravinskij, accostato a tre Concerti brandeburghesi di Johann Sebastian Bach a cui il maestro russo si è ispirato.
Accanto all'Orchestra Filarmonica di Torino e a Pretto, che accosta al ruolo di direttore quello di flauto solista, ci saranno Sergio Lamberto come violino solista e Paola Poncet al clavicembalo. In apertura del concerto una selezione dai Concerti brandeburghesi di Johann Sebastian Bach. I sei concerti, di cui Oft propone in quest'occasione i numeri 1, 3 e 5, vennero composti nel periodo trascorso dal compositore a Köthen, nel ducato di Sassonia, e dedicati al margravio Cristiano Ludovico di Brandeburgo-Schwedt il 24 marzo 1721. Da qui il nome di Concerti brandeburghesi, introdotta da Philipp Spitta, primo biografo di Bach e primo curatore ufficiale del suo catalogo del 1879.
Resi pubblici nel 1850, a un secolo dalla morte di Bach, sono da allora un banco di prova per i musicisti per la loro complessità e una dimostrazione da parte del loro autore delle possibilità offerte dal genere, con vocazione quasi didattica che, tuttavia, non intacca la freschezza dei virtuosismi da lui pensati per i vari strumenti in voga al tempo.
Quelli scelti da Oft assegnano un ruolo di primo piano al flauto, al violino e al clavicembalo, questi ultimi due valorizzati dalla presenza degli archi, talvolta utilizzati a parti reali, a sottolineare una esecuzione di stampo cameristico, nonché ad altri strumenti dell’orchestra che ricoprono ruoli concertanti. Il risultato sono concerti dove l'abilità dei musicisti mette in luce sonorità pure ed avvolgenti.
A queste si ispirò Igor Stravinskij per il suo Concerto in mi bemolle Dumbarton Oaks. È chiamato così dal nome della tenuta nel distretto americano di Columbia, il cui proprietario, Robert Woods Bliss, aveva commissionato il brano al grande maestro russo. E a Dumbarton Oaks venne anche eseguito per la prima volta nel 1938. Stravinskij raccontò poi che in quel periodo studiava e suonava regolarmente Bach, con una particolare predilezione per i Concerti brandeburghesi, il Terzo soprattutto, a cui si richiama in modo particolare nel Concerto, pur mantenendo piena originalità. Il risultato è un brano che si muove tra sentimenti di leggerezza, serenità, ma anche una certa malinconia che conferisce complessità e fascino.
Il concerto, così come ogni concerto della stagione, verrà aperto dalla lettura, a cura dell'associazione liberipensatori “Paul Valéry” e della Scuola Teatro Sergio Tofano, di un breve ed emozionante testo scritto dal giornalista Lorenzo Montanaro ed ispirato dal programma musicale e dal quadro Ice blue, realizzato dall'artista torinese Elena Giannuzzo appositamente per Oft